I mercati emergenti hanno compiuto grandi progressi negli ultimi decenni. Queste economie hanno adeguato le loro politiche, attuando riforme con soluzioni che ora stanno dando risultati.
La trasformazione di tali Paesi in motori della crescita globale giustifica dunque una maggiore attenzione e allocazioni più che residuali ai mercati finanziari delle parti del mondo che crescono ai ritmi più elevati.
Da inizio anno i mercati emergenti sono una delle asset class maggiormente performanti sia sul lato azionario sia su quello obbligazionario. L’interesse dei consulenti finanziari è dunque in aumento sia in ottica di fonte di rendimento, sia di diversificazione.
Gli esperti si aspettano un ottimo 2021 per la Cina. L'obbligazionario in yuan ha un peso crescente negli indici globali e garantisce ritorni superiori a quelli del mondo occidentale
“Le obbligazioni emergenti sono ‘IL’ consensus trade di molti operatori di mercato nel 2021”. Vediamo quali sono i migliori prodotti per rischio e rendimento su diversi orizzonti temporali
Healthcare, beni di consumo e IT i settori su cui puntare. I rischi? Volatilità e tassi bassi. Preoccupa anche la propensione al rischio degli investitori retail. La survey Natixis IM
Eurizon mantiene un posizionamento pro-ciclico e resta neutrale sulle azioni. “Sarà un anno di espansione per l’economia globale”. Due gli scenari di rischio
Triodos IM prevede un anno di lenta ripresa. E consiglia di puntare su modelli di impatto e transizione per limitare i rischi e garantire rendimenti positivi a lungo termine
Un'attenta selezione sui titoli legati a trend solidi, ma con un occhio attento alle valutazioni, secondo la ricetta di Jp Morgan AM. Molti titoli colpiti dalla crisi si sono infatti trasformati in occasioni "value"
Il gestore di Mediobanca Social Impact, fondo Esg impegnato anche nel sostegno a enti benefici, ritiene che abbiamo inaugurato un nuovo ciclo economico, che sostiene azioni europee e credito corporate
Pechino resterà leader nelle produzioni a elevato valore aggiunto. E trainerà la ripresa globale a partire da Corea e Taiwan (che la stanno già seguendo in termini di crescita del Pil)
Il 35% dei gestori europei preferisce i mercati emergenti, mentre il 70% punta su Cina e Sudest asiatico. Dollaro debole e ripresa economica i pro; guerre commerciali e nazionalismi i fattori da monitorare
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