“Puntare sull’educazione finanziaria è uno degli investimenti più lungimiranti che possiamo fare guardando al nostro futuro”. A dirlo è Carlo Trabattoni, presidente di Assogestioni, ed il riferimento non è solo all’industria del risparmio gestito ma anche a tutti i suoi stakeholder. A riferimento si possono prendere tanto i settori più vici- ni, come le reti di consulenza finanziaria e in generale il settore bancario, quanto, in un’ottica più allargata, il sistema socio-economico nel suo complesso.
Da qualunque prospettiva lo si guardi, il miglioramento dell’alfabetizzazione finan- ziaria è un obiettivo trasversale. Interessa tutte le geografie, tutte le età e tutte le fasce di reddito, tanto da essere stato inserito come specifico target dell’obiettivo di svilup- po sostenibile delle Nazioni Unite denominato ‘Lavoro dignitoso e crescita economi- ca’ (SDG n.8).
Una precondizione per il raggiungimento dell’obiettivo di una migliore financial lite- racy è quella che il sociologo Diego Martone definisce nell’intervista presente in que- sto numero di FocusRisparmio fine del Presentismo, ovvero della tendenza a guar- dare il futuro con una visione di breve o brevissimo termine. Un atteggiamento che l’umanità, alle prese con sfide climatiche, demografiche e sociali dalla crescente com- plessità, non si può più permettere. È questa una delle chiavi per superare gli ostacoli di fronte a noi e portarci “Oltre la crisi”, come recita il titolo della tredicesima edizione del Salone del Risparmio a cui questo numero è dedicato.
Nel magazine troverete tutte le indicazioni per vivere al meglio una tre giorni in cui nelle oltre 120 conferenze in programma saranno discussi i contorni del futuro dell’industria. Dalle più recenti novità normative, con in primo piano fisco, sostegno all’economia reale, distribuzione e sostenibilità, fino alle più rilevanti innovazioni in materia di prodotti, passando immancabilmente per le aspettative sull’andamento delle principali variabili macroeconomiche.
Il Dossier di questo numero è dedicato ad un comparto dal grande tasso di crescita attesa che include in sé tutte le variabili appena citate. Gli investimenti alternativi, con in primo piano i mercati privati, stanno infatti raggiungendo nuovi massimi in termini di attenzione, valicando il canonico confine del mondo istituzionale. Novità regolamentari, necessità di diversificazione e volontà di sostenere in modo diretto la transizione del tessuto produttivo spingono un settore che nel 2022, come riportato dall’ultima indagine McKinsey sul tema, ha toccato quota 11.700 miliardi di dollari di masse a livello globale. Gli Eltif 2.0 potranno rappresentare uno strumento in più per una fascia sempre più ampia dei risparmiatori, proseguendo un processo di conver- genza fra i portafogli retail e istituzionali in atto grazie anche alle possibilità portate dall’innovazione tecnologica.
Il compito dell’industria è, perciò, oggi quello di ‘accompagnare l’investitore verso scelte consapevoli’, senza paternalismo, ma nella semplice convinzione che la cono- scenza (o educazione) sia uno degli elementi fondamentali perché, come recita il mot- to che accompagna da sempre il Salone, il ‘Futuro abbia un grande Futuro’.
Jean-Luc Gatti