In occasione dell’anniversario da record, l’asset manager svela Arca Social Leaders 30. “Equità sul lavoro, pari opportunità, formazione e sanità i temi nel mirino. Un prodotto che proietta la società verso un mercato pronto a decollare
Quaranta. Il numero di candeline spente da Arca FondiSgr nel 2023 è di quelli che meritano di essere ricordati. Specie perché, come sottolinea lo stesso ceo Ugo Loeser, “in Italia sono pochi gli asset manager a poter vantare un’attività pluridecennale”. Ed è proprio per celebrare nel migliore dei modi questo prestigioso anniversario che la società di gestione del risparmio ha deciso di annunciare il lancio di Arca Social Leaders 30, il primo fondo tricolore dedicato alla sostenibilità sociale. Un prodotto d’investimento che promette di unire redditività e responsabilità d’impresa grazie ad approccio globale, strategia bilanciata e gestione attiva.
Il fondo e le sue caratteristiche
“Da anni si parla di ambiente ma anche i fenomeni sociali possono influenzare in modo decisivo e nel lungo periodo la società, l’economia, i mercati. E proprio perché cresce l’attenzione di istituzioni e individui su questa dimensione, diviene cruciale per le imprese tenere comportamenti responsabili nell’ottica di rafforzare la reputazione e intercettare le esigenze del cliente. Da qui, uno nuovo orizzonte di opportunità anche per i risparmiatori e dunque per gli asset manager chiamati a investire i loro patrimoni”. Così Sara Venturi, equity portfolio manager di Arca Sgr e gestore del fondo, spiega la genesi di Arca Social Leaders 30.
Si tratta di uno prodotto obbligazionario globalebilanciato che investe almeno il 60% in bond e nella misura massima del 40% in equity. Quattro le tematiche sociali di rifermento: condizioni lavorative eque, pari opportunità, formazione ed educazione del personale, sanità e sicurezza sul lavoro. Da qui, una prima scrematura dell’universo investibile, che è stato definito insieme alla società di consulenza strategica PlusValue Advisory per ricomprendere solo le società più direttamente esposte. “Il secondo screening”, prosegue Venturi, “avviene invece sulla base di tre criteri: ricerca di solidi fondamentali, aderenza a 360 gradi alla policy Esg aziendale, monitoraggio del rischio sia ex-ante che ex-post. Il tutto condito da una diversificazione geografica e settoriale che permetta al portafoglio di performare sia con mercati rialzisti che in presenza di volatilità.
Un mercato ricco ma ancora in divenire
Non solo la soddisfazione dei clienti. Social Leaders 30 nasce anche dalla volontà di Arca di cavalcare un trend che promette di essere promettente. Lo confermano i numeri snocciolati dal vicedirettore generale Simone Bini Smaghi: “Se nel 2021 la raccolta Esg è stata pari a 15,4 miliardi di euro sul totale di oltre 65 miliardi registrato dai fondi aperti, nel 2022 il settore ha cubato quasi 19 miliardi a fronte di un mercato complessivo fermo sugli 8,539 miliardi”. In altre parole, proprio nel momento di maggiore difficoltà per l’industria, gli investitori hanno premiato i prodotti orientati alla sostenibilità. E in particolare quelli di Arca, sottolinea ancora Bini Smaghi: “L’anno scorso la nostra offerta è cresciuta del 16% mentre il mercato green nel suo insieme è aumentato solo del 4,4%. Idem nei 12 mesi precedenti, con un + 58,9% contro il generale +19%”. A livello globale, fa poi notare il dirigente, i fondi sostenibili sono invece arrivati a valere quasi 3mila miliardi di dollari, con l’Europa che impone il proprio primato sia in termini di tassonomia sia per l’implementazione di tale tassonomia a livello di prodotti”.
Come evidenzia Filippo Addarii, co-fondatore e managing partner di PlusValue, resta però il problema di una forte carenza normativa proprio sul fronte della dimensione legata all’impatto sociale. “Da parte delle istituzioni europee c’è stata una proposta di tassonomia in questo senso ma non è andata a buon fine, con la conseguenza che oggi non esistono indicazioni precise sulle possibili iniziative e si rischiano fenomeni di impact washing”. Da qui l’ulteriore valore di un’iniziativa come quella di Arca, che ha armonizzato gli standard internazionali, li ha interpretati alla luce della normativa sulla finanza sostenibile e ha definito un insieme di temi e key performance indicator con cui guidare la selezione di titoli best in class.
Nuova freccia all’arco della sostenibilità
Ugo Loeser, amministratore delegato di Arca Fondi Sgr
“Arca Social Leaders 30 risponde a un contesto in cui la dimensione sociale sta assumendo un ruolo centrale per i risparmiatori, per i legislatori, per i mercati e per le imprese. Arricchiamo così la nostra gamma di prodotti Esg con un fondo in grado di coniugare rendimento e sostenibilità sociale in modo serio e concreto”, ha detto Loeser. Che ha aggiunto: “Fin dalla fondazione nel 1983, l’obiettivo di Arca è stato soddisfare i bisogni dei clienti con prodotti eccellenti e con un servizio a cinque stelle. Oggi guardiamo al futuro, forti di un’esperienza lunga 40 anni, certi che la nostra passione e la nostra professionalità continueranno a renderci il partner ideale per la gestione del risparmio e degli investimenti, anche per i prossimi 40 anni”. A fargli eco, lo stesso Addarii: “Insieme ad Arca abbiamo sviluppato un prodotto di finanza sostenibile innovativo che risponde al piano dell’Unione Europea per una transizione sostenibile e giusta e, allo stesso tempo, al desiderio dei cittadini di investire anche per migliorare la società. Lo abbiamo fatto con rigore metodologico, integrità rispetto alla missione e soprattutto trasparenza”.
Arca nel mercato del futuro
Interpellato sul ruolo di Arca in un mercato dell’asset management sempre più concentrato, Loeser ha spiegato che “il tema del polo nazionale ricorre ormai da molto tempo” senza tuttavia essersi mai tradotto in pratica. “Queste dinamiche sono legate al risiko dell’industria bancaria e assicurativa nel loro complesso, che noi viviamo di riflesso”, ha puntualizzato il manager. Che alla domanda su una possibile fusione con Anima ha chiosato: “Oggi non è praticabile e non avrebbe nessun senso”. Anche perchè “abbiamo un modello specifico, molto integrato con le reti e dicato alla clientela retail”
40 anni sulla cresta dell’onda
Nata nel 1983 come società consortile di 12 Banche Popolari, strettamente legate ai territori di appartenenza, Arca Sgr ha operato fin da subito nel segno dell’innovazione e della trasparenza per offrire ai propri clienti una gamma prodotti completa e di elevata qualità in grado di cogliere le migliori opportunità di investimento. Tra le tappe principali della storia della società, il lancio dei primi Oicr nel 1984, l’ingresso nel mondo della previdenza con il Fondo Pensione Aperto Arca Previdenza nel 1998 e l’introduzione dei Fondi target date nel 2009. La società è stata, inoltre, tra le prime nel settore a sostenere l’economia reale e il sistema Italia lanciando nel 2015 Arca Economia Reale Equity Italia, che nel 2017 è poi confluito nel segmento dei Piani individuali di risparmio.
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