4 min
Il CEO di MFS Investment Management Ted Maloney riflette con FocusRisparmio su frammentazione dei mercati, futuro dell’active management e necessità di una visione globale (ma vicina al cliente) per generare valore di lungo periodo
“Investire è difficile”, afferma Ted Maloney, CEO di MFS Investment Management, “ma è proprio nei momenti di incertezza che diventa essenziale mantenere una prospettiva di lungo periodo”. In un contesto segnato da tensioni geopolitiche, polarizzazione degli indici azionari e divergenze tra politiche monetarie, il manager sottolinea l’importanza di un approccio disciplinato che guardi all’active management come ancora per creare portafogli resilienti.

Un mondo che cambia
“Negli ultimi anni, i mercati azionari globali sono stati dominati da un numero ristretto di titoli tecnologici statunitensi. Questo ha generato concentrazione e valutazioni elevate che devono indurre gli investitori ad un atteggiamento di generale prudenza”. In questa fase, secondo Maloney, è infatti fondamentale guardare oltre i soliti noti in ottica di diversificazione. “La nostra attenzione si concentra su opportunità meno esplorate, fuori dai benchmark più affollati, anche alla luce di uno scenario sempre più netto di de-globalizzazione”.
Leggi anche “Equity, non solo Trump: ecco perché guardare fuori dagli USA“
A fianco dei clienti
“Dopo decenni di grande apertura a livello internazionale, ci troviamo oggi in un mondo più frammentato. Questo rende ancora più importante disporre di una rete di professionisti sul campo, capaci di integrare conoscenze e prospettive locali con una visione di portafoglio globale”, afferma il ceo di MFS. “Il valore dell’advisory”, spiega, “è sempre più riconosciuto e sono gli stessi partner con cui lavoriamo a richiedere la nostra collaborazione per migliorare costantemente il servizio al cliente. Per noi, quindi, le possibilità di crescita passano sempre di più dalla capacità di offrire contenuti di qualità, non semplicemente soluzioni di prodotto”. In questo senso, la decisione strategica di MFS di investire sempre più nella sua piattaforma di investimento globale, che conta oltre 300 professionisti che collaborano per fornire ricerche approfondite e integrate sui mercati globali, e in Advisor Edge, un programma progettato per fornire ai consulenti finanziari strumenti, risorse e approfondimenti per migliorare le relazioni con i clienti e supportare strategie di investimento a lungo termine, è la chiave per garantire risultati sostenibili sia in termini di ritorni delle strategie in gamma sia in termini di espansione del business. “Questo è l’unico modo per servire davvero gli interessi di lungo termine dei clienti e per generare valore”, afferma.
Prodotti e strategie
Passando all’innovazione prodotto, nel panorama dell’asset management in rapida evoluzione l’opportunità rappresentata dagli ETF attivi e delle sue possibili declinazioni non può essere ignorato dai player di portata globale. Su questo MFS ha fatto una scelta precisa: “Abbiamo lanciato una gamma di ETF attivi, ad oggi disponibile solo negli USA, perché crediamo nell’efficienza del contenitore. Ma crediamo ancora di più che ciò che conta è la strategia sottostante e la sua coerenza con gli obiettivi del cliente”. Il posizionamento della casa resta, quindi, ancorato alla convinzione che “la maggior parte del valore nei portafogli continuerà ad arrivare da una gestione attiva liquida, implementata con rigore e trasparenza”. Un punto particolarmente rilevante se connesso alle opportunità sottolineate da Maloney relativamente all’attuale fase dei mercati obbligazionari. Il ceo di MFS evidenzia, in tal senso, la crescente importanza delle strategie globali multisettoriali. “Lo scenario è molto più complesso rispetto al passato: attualmente, i prezzi degli asset e gli spread sono strettamente allineati. Consideriamo il potenziale di divergenza, determinato dal cambiamento dei fondamentali, come un’opportunità per i gestori esperti e un rischio per i portafogli gestiti in modo meno attivo”, afferma. Da un punto di vista di business, tra i mercati in focus per la crescita futura continua a esserci l’Italia. “Un Paese che rappresenta per noi un mercato strategico, dove abbiamo investito per creare un eccellente team locale”, sottolinea il manager, non mostrando alcuna preoccupazione per una possibile diminuzione del numero di distributori a seguito della concentrazione del sistema bancario italiano in corso.
Leggi anche “Banche, clienti italiani: più consulenza e servizi personalizzati“
“Il consolidamento è parte di una dinamica più ampia che osserviamo ovunque nel settore finanziario, dove la necessità di scala si fa sempre più evidente. In un mondo in cui la tecnologia e le regolamentazioni impongono costi crescenti, avere dimensioni adeguate è fondamentale per sostenere investimenti e migliorare l’efficienza operativa”, sostiene il manager. “Tuttavia”, prosegue, “la scala da sola non basta. Serve anche chiarezza strategica e un forte orientamento al cliente, elementi che distinguono i player in grado di creare valore nel lungo termine”. “Il nostro focus resta quello di costruire relazioni durature con tutte le reti di distribuzione esistenti, integrando le nostre capacità globali con la comprensione delle specificità locali. È in questo tipo di collaborazione che vediamo il vero potenziale di crescita in Italia, anche alla luce degli sviluppi in atto nel panorama degli investimenti”, conclude.
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.