La raccolta annua sfiora i 44 miliardi, terzo miglior risultato di sempre. L’ultimo mese registra flussi per 5,7 miliardi e il record del gestito (2 miliardi). Fideuram in testa
I consulenti finanziari archiviano un altro anno col turbo. Il 2023 delle reti si chiude infatti con la terza migliore raccolta di sempre: a 43,9 miliardi di euro. Merito soprattutto dei successi conseguiti negli ultimi 3o giorni, che hanno fatto registrare flussi complessivi per 5,7 miliardi e ha toccato il record annuale del gestito. Lo rileva Assoreti, dalla cui indagine emerge anche come i titoli amministrati abbiano fruttato 2,4 miliardi nel periodo mentre i flussi di liquidità si fermavano a 1,4 miliardi. Un risultato che rende il bilancio di dicembre più che doppio rispetto a quello di novembre e in crescita del 7,2% se confrontato con il risultato registrato un anno prima.
Per quanto riguarda l’intero 2023, che segna comunque una flessione del 2,4% rispetto al record dell’anno precedente, gli investimenti si sono concentrati in particolare sui titoli di debito pubblici e corporate. Ma la raccolta si è confermata positiva anche per altre tipologie di strumenti finanziari, dai certificate agli Etp fino ai fondi comuni d’investimento e alle gestioni individuali. Il saldo delle movimentazioni su conti correnti e depositi è stato invece negativo per 5,7 miliardi.
Marco Tofanelli, segretario generale Assoreti
In crescita si sono attestati anche i clienti, che hanno archiviato l’anno a quota 4,8 milioni: 150 mila unità in più rispetto al 2022. “Si tratta di un mese conclusivo in forte crescita per il gestito e questo conferma l’impegno e la continuità che adoperiamo nel sostenere i nostri clienti a investire adeguatamente”, ha commentato il segretario generale di Assoreti Marco Tofanelli. “L’industria”, ha aggiunto, “è stata realmente in grado di offrire una consulenza che, nella lettura delle esigenze dei propri clienti e degli scenari sui mercati finanziari, si è tradotta in volumi di raccolta sostenuti e performance positive. E prova ne sono gli ottimi risultati conseguiti”.
I numeri della consulenza ai raggi X
Raccolta netta delle imprese aderenti ad Assoreti per linee tipologie di servizio. Dati in milioni di euro. 1) Esclusi fondi di fondi e fondi speculativi. Fonte: Assoreti
Risparmio gestito: a dicembre un miliardo di euro ai fondi
Più nel dettaglio, la distribuzione diretta di quote di fondi comuni si è tradotta in volumi netti pari a un miliardo di euro a dicembre. Il risultato annuale si conferma quindi positivo per 3 miliardi grazie ai fondi obbligazionari (2,4 miliardi), azionari (2 miliardi) e flessibili (1,3 miliardi). Sui bilanciati sono invece prevalsi i riscatti: -3,2 miliardi. Guadagno di 486 milioni anche per il saldo mensile delle movimentazioni complessive effettuate sulle gestioni patrimoniali individuali, che determina una valorizzazione annua degli investimenti netti pari a 2,4 miliardi. Bene anche ilcomparto assicurativo-previdenziale, che ha portato a casa 451 milioni nel mese. Il 2023 del segmento si chiude invece con un risultato netto negativo di 2,6 miliardi a causa dei deflussi dalle polizze vita tradizionali(-3,7 miliardi) e multi-ramo (-977 milioni). Risultati che sono stati compensati solo in parte dai premi netti positivi versati sulle unit linked (909 milioni) e sui prodotti previdenziali (1,1 miliardi).
I risultati mensili realizzati dalle reti nell’ambito del risparmio gestito si traducono quindi in un contributo al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote per 1,7 miliardi. L’apporto da inizio anno sale così a 3,8 miliardi di euro a fronte di disinvestimenti netti per 20,5 miliardi registrati dall’intera industria dei fondi.
Amministrato: nel 2023 quasi 32 miliardi ai bond di Stato
Quanto agli strumenti finanziari amministrati, dicembre si è chiuso con 2,4 miliardi di euro e ha così confermato l’orientamento del pubblico ai titoli di debito (2,6 miliardi). Da inizio anno, il 67,6% della raccolta netta confluita in titoli ha infatti riguardato i bond di Stato: 31,6 miliardi l’ammontare di capitali confluiti verso l’asset class tra collocamento sul mercato primario (6,7 miliardi) e attività sul secondario (24,9 miliardi). Ma i risparmiatori hanno scelto anche le obbligazioni corporate (9,1 miliardi), i certificate (2,7 miliardi) e gli exchange traded product (1,2 miliardi). In rosso invece il bilancio dei titoli azionari, che chiude con 1,5 miliardi di perdita.
Fideuram regina del 2023, Mediolanum prima nel gestito
Sul fronte dei player, anche quest’anno la medaglia d’oro va a Fideuram: 13,5 miliardi di euro il valore della raccolto messa a segno dal gruppo. E quasi 2 miliardi di questi sono i flussi di dicembre (1,1 milioni il gestito), che valgono alla società anche il primo posto su base mensile. Sul secondo gradino del podio 2023 si conferma Finecobank, con 7,1 miliardi nei dodici mesi e 938 milioni nell’ultimo (in rosso per 202 milioni il gestito). Terzo posto per Mediolanum (6,3 miliardi), che però si piazza seconda a dicembre e conquista il primato 2023 nel risparmio gestito grazie a 2,9 miliardi di flussi complessivi. Completano la top five annuale Banca Generali, con 5,7 miliardi totali (731 milioni a dicembre), e Allianz Bank, con 5,6 miliardi (440 milioni nell’ultimo mese dell’anno).
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