A luglio la raccolta è di 5,5 miliardi, in crescita del 48,5% rispetto a giugno e del 36,1% su base annua. Da gennaio il gestito ha raddoppiato. Fideuram in testa
Dopo l’ottimo risultato del primo semestre, per i consulenti finanziari la seconda metà dell’anno parte con il turbo. A luglio la raccolta ha infatti registrato un balzo, attestandosi a 5,5 miliardi di euro con una crescita del 48,5% rispetto a giugno e del 36,1% su base annua. È quanto emerge dalla consueta rilevazione di Assoreti, secondo cui non accenna a diminuire l’interesse dei risparmiatori per il gestito. Le risorse nette destinate a questa tipologia di prodotti sono infatti aumentate del 10,2% su base mensile e del 20,4% rispetto a un anno fa, con una valorizzazione complessiva pari a 3,9 miliardi.
Bene anche l’amministrato, i cui strumenti finanziari hanno toccato quota due miliardi di euro, mettendo a segno un deciso incremento tendenziale (+56,1%). Questo aumento si accompagna però a una contrazione congiunturale (-24%) riconducibile esclusivamente ad una minore attività di collocamento sul mercato primario. Continuano infine i flussi in uscita per conti correnti e depositi, che chiudono il mese con un segno meno di 408 milioni. Guardando al bilancio da inizio anno, la raccolta sale quindi a 34,2 miliardi, con un incremento del 16,7% rispetto ai primi sette mesi del 2024. Spicca ancora una volta il gestito che in questa prima parte dell’anno ha praticamente raddoppiato: le risorse nette hanno infatti raggiunto i 22,4 miliardi con un aumento del 99,6% sullo stesso periodo di dodici mesi prima. La raccolta netta mensile associata al servizio di consulenza con fee specifica è invece salita a 1,5 miliardi e segna una crescita del 43,8% a livello tendenziale e del 2,9% rispetto a giugno, con le risorse nette che da inizio anno si attestano a 9,5 miliardi (+10,7%).
Clienti in aumento
Marco Tofanelli, segretario generale Assoreti
Il successo delle reti viene anche confermato dalla crescente domanda di consulenza. A fine luglio i clienti hanno infatti raggiunto quota 5,331 milioni, in aumento di 20 mila unità rispetto a un anno prima. “L’incremento delle risorse gestite e del numero di clienti riflette una dinamica di mercato in cui la pianificazione finanziaria e la gestione professionale del patrimonio si confermano centrali”, sottolinea Marco Tofanelli, segretario generale dell’associazione. Aggiungendo che le reti stanno rispondendo “con efficacia a una domanda in crescita e in evoluzione”.
Più nel dettaglio, a luglio la corsa del risparmio gestito è da attribuire principalmente ai fondi comuni di investimento: la distribuzione diretta di quote ha infatti determinato volumi di raccolta netta pari a 2,3 miliardi di euro, in crescita tendenziale del 58,6% e del 22,8% rispetto a giugno. Preferiti restano i fondi obbligazionari (1,3 miliardi). Le risorse investite in gestioni collettive di diritto estero continuano ad essere prevalenti e ammontano a 1,9 miliardi, mentre il bilancio dei fondi aperti di diritto italiano è positivo per 402 milioni. I versamenti netti realizzati sul comparto assicurativo/previdenziale, pari a poco più di 1,2 miliardi, segnano invece un incremento del 5,9% sul 2024 e un calo del 4,4% rispetto a trenta giorni prima. Si conferma la prevalenza dei flussi destinati alle polizze vita tradizionali (467 milioni), cui seguono quelli verso le unit linked (409 milioni). La raccolta netta in gestioni patrimoniali individuali subisce, infine, un ridimensionamento contenuto in termini congiunturali (-0,9%) e più evidenti nel confronto su base annuale (-36,9%), attestandosi a 419 milioni. A luglio, quindi, il contributo complessivo delle reti al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, è positivo per 3,1 miliardi, mentre da inizio anno si attesta a 18,1 miliardi.
Bene titoli di Stato ed Etf, male le azioni
Quanto al risparmio amministrato, l’attività di raccolta è stata positiva per quasi tutte le tipologie di titolo. Si conferma l’interesse per il reddito fisso (1,3 miliardi) e, nello specifico, per i bond pubblici (1,1 miliardi), così come si ritrovano volumi significativi di raccolta netta sugli exchange traded product (391 milioni) ai quali seguono quelli sui certificate (308 milioni). Bilancio negativo, invece, per i titoli azionari (-316 milioni).
Infine i player. Medaglia d’oro del mese è Fideuram, con flussi per oltre 1,1 miliardi di euro. Merito del gestito che con 1,4 miliardi di raccolta compensa ampiamente i deflussi dell’amministrato. Il secondo posto è invece occupato da Fineco, con 923 milioni complessivi e 356 milioni in gestito. Terza Banca Mediolanum con 827 milioni e 593 milioni in gestito. Il podio da inizio anno vede Fideuram in testa con 6,98 miliardi, seguito dalla società guidata da Alessandro Foti con 5,89 miliardi e dal gruppo di Massimo Doris con 5,54 miliardi.
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