Piazza Affari, da Unicredit a Technogym: gli 11 best picks 2025 di Equita
La SIM ha una view leggermente positiva sui mercati azionari grazie a una serie di fattori. E tra i settori preferisce quello finanziario e l’ealthcare
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La giornata di giovedì scorso ha preoccupato gli investitori circa un’imminente correzione, dopo la chiusura delle ultime 2 ore di contrattazioni. Paura per il momento smentita nella seduta successiva, dove gli indici USA sono tornati a salire. Alla fine la settimana si è chiusa negativamente, perciò l’attenzione sarà più alta da lunedì in poi.
Ecco di seguito il riassunto delle performance settimanali dei principali indici azionari:
La settimana appena trascorsa ha visto il dato sull’inflazione europea in calo, sia nella variazione annuale che mensile. Anche il mercato del lavoro USA cede qualcosa (non molto e non su tutti gli indicatori) e migliora le chance di un taglio tassi della Fed.
Per la settimana entrante invece, focus sull’inflazione americana, che dati alla mano dovrebbe registrare un calo nella componente core, ed una leggera risalita nella variazione annuale dell’IPC.
Per quanto riguarda invece la decisione sui tassi d’interesse della Federal Reserve, ancora probabile un nuovo stop consecutivo nella prossima riunione del 1 maggio. La rilevazione evidenziata dal nostro Tool proprietario, è pari oggi al 95,2%, in crescita rispetto al 87,7% della settimana precedente.
Da un punto di vista grafico invece, l’indice S&P 500 ha ripreso la sua corsa al rialzo, spinto dalla Fed. Una correzione, visto anche il periodo e la ciclicità del quarto anno presidenziale, sarebbe opportuna, nell’ordine del 5-10%, almeno per stemperare quell’ottimismo che potrebbe diventare eccessivo, magari ritestando il precedente massimo storico intorno ai 4.800 punti. Da monitorare la settimana entrante per capire se la giornata di giovedì è un fattore isolato, o parte di quella correzione menzionata qui sopra.
Anche l’Europa sembra aver leggermente rifiatato, ed il trend è molto simile agli Usa, perciò valgono le stesse considerazioni, ricerca di conferme o smentite sulla chiusura di giovedì sera.
Anche qui un ritorno dal 5 al 10% potrebbe essere opportuno per rifiatare, ed andare poi in seguito a riaggiornare i nuovi massimi magari nel periodo estivo. In questo momento infatti, molti investitori ancora alla finestra, che hanno mancato il rimbalzo fino ad oggi, sono ancora in attesa di una buona occasione d’ingresso.
Per ulteriori approfondimenti: Investing.com
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