Esma, Di Noia vuole una vigilanza forte modello Bce
In un’intervista il candidato italiano alla presidenza espone il suo ‘programma’: “Rafforzare il ruolo dell’Authority Ue per accelerare con la Capital Market Union”
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Fare il punto sul funzionamento delle Autorità di vigilanza europee in vista di una possibile riforma. È questo l’obiettivo della consultazione mirata sulle Aev lanciata oggi dalla Commissione europea che durerà dieci settimane.
Il sistema Ue di vigilanza finanziaria è composto dal Comitato europeo per il rischio sistemico, il Cers, e da tre autorità europee di vigilanza: l’Autorità bancaria europea, l’Eba, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, l’Esma, e l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali, l’Eiopa.
La vigilanza finanziaria è svolta principalmente dalle autorità nazionali competenti e il ruolo delle Esa è quello di garantire la convergenza della vigilanza. “La consultazione odierna – spiega Bruxelles – farà il punto sulle pratiche di vigilanza tra le autorità nazionali, sulla convergenza della vigilanza e sul funzionamento pratico del Codice unico dell’Ue. Cercherà pareri mirati su alcuni aspetti relativi al riesame delle Aev del 2019, come le modifiche degli strumenti esistenti (ad esempio le verifiche inter pares), il conferimento di nuovi compiti (come la definizione di priorità strategiche comuni dell’Unione in materia di vigilanza) o le modifiche della governance”.
I risultati di questa consultazione confluiranno in una relazione di revisione delle Aev, che mira a contribuire “a un più ampio dibattito sulla convergenza della vigilanza e sul funzionamento del Codice unico dell’Ue per i servizi finanziari”.
“Sviluppare il quadro di vigilanza per mercati dei capitali sempre più integrati richiede un’attenta considerazione e un’ampia consultazione delle parti interessate – ha sottolineato Mairead McGuinness, commissario per la Stabilità finanziaria -. La supervisione convergente e il coordinamento delle autorità di vigilanza nazionali sono necessari se vogliamo avere un vero level playing field per tutti gli attori del mercato e garantire la stabilità finanziaria e la protezione degli investitori. Questo sarà particolarmente vero in un mondo post-Brexit, con più centri finanziari che operano in tutta l’Ue”.
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