Banche europee? Niente paura
Secondo Smouha (Gam Investments), gli istituti del Vecchio Continente sono allettanti per una serie di motivi. Ecco quali
2 min
Un segno più che non si vedeva dal febbraio 2012. Dopo 7 anni di ribassi a seguito della crisi e poi dell’introduzione del bail in, torna positiva la raccolta delle obbligazioni bancarie. E’ quanto emerge dal rapporto mensile Abi, secondo cui a ottobre, per la prima volta da febbraio 2012, la raccolta è stata pari a +0,6% (-1,6% il mese precedente), con un aumento in valore assoluto di circa 1,5 miliardi di euro a 243,5 miliardi di euro. E’ stato raggiunto così il ‘pavimento’ in valore assoluto corrispondente agli equilibri generali del comparto. Continua poi la crescita dei depositi (+6,1%).
Scendono invece le sofferenze nette delle banche, che a settembre si attestano sotto i 30 miliardi di euro: 29,3 miliardi di euro contro i 32,3 di agosto e in calo rispetto ai 40,2 miliardi di settembre 2018. Rispetto al livello massimo delle sofferenze nette, raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi), la riduzione è di oltre 59 miliardi (pari a -67,1%). Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali si è attestato all’1,69% a settembre 2019 (era 2,34% a settembre 2018).
Per quanto riguarda i prestiti, si è ampliato, a settembre, il calo di quelli alle imprese. Secondo l’Abi “a seguito della riduzione della domanda di finanziamenti e nonostante tassi di interesse che permangono su livelli storicamente infimi, per i prestiti alle imprese si registra una riduzione dell’1% su base annua”. L’associazione bancaria nota, di converso, la “conferma della crescita dei mutui (+2,3% su base annua)”. Sulla base delle prime stime, a ottobre, il totale dei prestiti a famiglie e imprese registra una lieve crescita (+0,1%).
E, in effetti, comprare casa, appare in questo momento particolarmente conveniente, visto che calano ancora i tassi sui mutui concessi dalle banche alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, aggiornando così i livelli minimi record. A ottobre 2019 il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è risultato pari a 1,40% (1,44% a settembre 2019, 5,72% a fine 2007). Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese è risultato pari a 1,30% (1,26% il mese precedente; 5,48% a fine 2007). Il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,52% (2,52% anche il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007).