Reti, promosse quelle a vocazione digitale
Nel primo semestre 2020 le banche reti aumentano la raccolta, ma vedono erodere il loro patrimonio dal mercato. I player Digital registrano performance migliori degli altri
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Il 2020 sarà ricordato per la pandemia Covid19 ma anche per il forte sviluppo delle attività di trading online. Dai dati di Borsa Italiana emerge come i mercati azionari abbiano registrato volumi record: gli scambi di azioni nel periodo gennaio – settembre 2020, hanno raggiunto una media giornaliera di 2,5 miliardi di euro con oltre 352.000 contratti (+15% per il controvalore e +41,0% per i contratti rispetto alla media registrata nello stesso periodo del 2019).
Secondo il Cerulli Edge—U.S. Retail Investor Edition (valido per il mercato Usa) sono sempre di più le famiglie che pur affidando gran parte del proprio patrimonio ad un consulente finanziario vogliono “mantenere discrezionalità su una parte sostanziale del loro patrimonio”. Il report invita i consulenti a non vedere l’attività di trading come concorrente con la loro, ma in maniera complementare.
Ma chi sono i nuovi trader-investitori? Ne parliamo con Gian Paolo Bazzani, amministratore delegato di BG Saxo.
La dicotomia trader-investitore ha sempre meno senso. Ci sono sempre più fattori che accomunano le due figure: entrambi i profili di operatività oggi richiedono tre elementi per operare e investire: trasparenza, velocità ed efficienza. Io stesso ho una parte del mio portafoglio sotto consulenza e allo stesso tempo conservo discrezionalità su una parte più piccola di capitale che utilizzo per investire autonomamente. Ricorro al mio consulente finanziario per chiedere aggiornamenti e suggerimenti su strumenti finanziari più evoluti come ad esempio quelli che investono su sottostanti illiquidi. Al contempo, faccio trading sia con finalità di copertura sia per cogliere le opportunità generate dalla volatilità di breve termine.
Abbiamo registrato un tasso di crescita del 200% in tutto il mondo. In Italia i volumi sono saliti del 187%. Il driver principale è stato l’aumento della volatilità, che storicamente si attesta in un intorno di 15-20 mentre nella prima parte di anno siamo arrivati a superare 80 (CBOE Volatility Index – VIX): ciò si è tradotto in più opportunità di trading e, al contempo, in maggiori esigenze di copertura portafogli. Abbiamo riscontrato un aumento dei volumi per i già clienti e una forte domanda di aperture di nuovi conti.
BG Saxo nasce da questo binomio che io non vedo per nulla confliggente, al contrario si fonda su un modello che è ormai considerato dagli operatori più evoluti come una vero e proprio “win – win”, dove entrambi i partner vincono. Mantenere – o aggiungere – il doppio binario del business (piattaforme trading e consulenza) è infatti sempre più una necessità per gli operatori, poiché consente di raggiungere porzioni di mercato complementari e aiuta a diversificare la base clienti. È il presupposto su cui si fonda BG Saxo: uno degli obiettivi della partnership è quello di mettere a disposizione del cliente il più ampio catalogo di strumenti d’investimento, accesso efficiente e completo ai mercati finanziari grazie alle nostre piattaforme dedicate agli investitori e trader. Non a caso abbiamo più di una piattaforma: Investor dedicata al risparmiatore/investitore e GO, la piattaforma per i trader più attivi.. Per coloro invece che non hanno la volontà di operare in autonomia, ci sono i consulenti finanziari di Banca Generali che come sempre assistono i clienti nel costruire i loro portafogli, anche grazie alle nostre piattaforme. Ad esempio, oltre ai tradizionali strumenti long-only, grazie a BGSaxo oggi i consulenti finanziari possono offrire consulenza anche su strumenti più evoluti e complessi come i derivati, che utilizzano prevalentemente con finalità di copertura dei rischi. In sintesi, abbiamo una proposizione commerciale ampia rivolta sia ai profili più attivi (trader e investitore autonomo) sia ai clienti con un profilo meno attivo (investitore con portafoglio sotto consulenza).
Come accennavo, le nostre piattaforme sono utilizzate da clienti-trader ma anche da consulenti che si servono della nostra tecnologia come strumento di lavoro per monitorare i mercati, selezionare le migliori soluzioni in un universo investibile fatto da decine di migliaia di strumenti e presentare le proprie proposte ai clienti che possono approvarle in tempo reale. Con un sistema come questo siamo riusciti a costruire quella ‘casa di vetro’ perfetta per chi fa consulenza finanziaria all’insegna della trasparenza e vuole condividere con il cliente tutta la propria operatività. Oggi ai tempi del Digital Investing tutti gli operatori giocano ad armi pari in un contesto che richiede velocità, trasparenza, efficienza. Il vero valore aggiunto della consulenza sta nell’esperienza e nell’expertise del professionista che sa selezionare tra numerosissime opportunità quella adeguata per il proprio cliente.
Il consulente finanziario che oggi opera in un contesto così evoluto e al tempo stesso così complesso, non è da intendersi come un mero distributore di prodotti preconfezionati e tantomeno un guru dei mercati. Il consulente è un professionista preparato, informato, dotato di tutti i supporti tecnologici per interagire con il suo cliente e servirlo al meglio; rappresenta il terminale di una struttura organizzata per erogare un servizio di consulenza necessariamente evoluta e portarlo dal centro di competenza, la banca private, al fruitore, il suo cliente. Noi di BGSaxo lo aiutiamo a farlo grazie alla tecnologia delle nostre piattaforme.
Vogliamo allargare il perimetro dei nostri servizi anche al mondo delle aziende dove riteniamo ci sia un gran bisogno di accedere ai mercati in modo trasparente e efficiente, per potersi dotare di strumenti di copertura dei rischi finanziari. Oggi a nostro avviso questa esigenza del mondo corporate non viene coperta dalle banche tradizionali che operano ancora con logica prettamente distributiva. Ma raramente un prodotto “pre – confezionato” può soddisfare le esigenze di un’azienda, che ha esigenze di import – export, cash flow e tesoreria, difficilmente standardizzabili. Ecco che il binomio consulenza-tecnologia può giocare un ruolo fondamentale per la tutela della azienda e il ruolo sociale che insieme all’imprenditore riveste in un contesto economico così complicato come quello attuale.
Nel mondo del brokerage ci sarà un inevitabile fenomeno di concentrazione per creare sinergie ed economie di scala, soprattutto fra gli operatori più piccoli. Per le grandi realtà, invece, sarà fondamentale il ruolo degli investimenti tecnologici, penso soprattutto al fenomeno Regtech, poiché il peso dei costi associati all’IT Compliance è sempre più incisivo nei bilanci degli operatori, e alle piattaforme Open API-based che sono la spina dorsale di partnership come la nostra in tutti i settori dell’economia che richiedono scalabilità, come il trading online.
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