Emergenti, Argentina e Indonesia in ripresa
Alcuni dei Paesi che hanno sofferto di più nel corso del 2018 potrebbero rivelarsi interessanti per i prossimi dodici mesi. L'outlook per il 2019 di Delphine Arrighi (Merian Global Investors)
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“Le prospettive per il debito dei mercati emergenti nel 2019 sono positive, in parte per il fatto di essere partiti da un base molto più bassa, ma anche per il miglioramento della crescita del Pil rispetto ai mercati sviluppati”. Daniel Moreno, head of Emd di Mirabaud Asset Management, spiega che “il recente aggiornamento del Fmi di gennaio ne è un esempio. La crescita nelle economie avanzate è stata rivista in calo dello 0,3% al 2% nel 2019 mentre le proiezioni per i mercati emergenti sono state corrette al ribasso dello 0,2% al 4,5% nel 2019. Questo sarà il quarto anno consecutivo in cui i differenziali sono aumentati, dopo un periodo di 6 anni tra il 2010 e il 2015 in cui si erano ridotti”.
“Un’escalation delle tensioni commerciali e un peggioramento delle condizioni finanziarie – prosegue l’analista – sono i rischi maggiori per queste economie, tuttavia riteniamo che le valutazioni attuali includano già la maggior parte di questi fattori. Anche il rischio politico potrebbe essere una fonte di volatilità con le elezioni in Paesi chiave come Indonesia, India, Sudafrica e Argentina”.
Inoltre “i rendimenti in dollari dei titoli sovrani in valuta forte hanno raggiunto a dicembre il tasso più alto in 10 anni attestandosi oltre il 6%, mentre il composite spread è salito oltre i 400 punti base. A nostro avviso ciò rappresenta un punto di ingresso molto interessante per gli investitori. Siamo positivi sulla duration lunga per i bond argentini e alcuni emittenti sovrani africani come Nigeria, Angola ed Egitto. Anche la Turchia offre un valore significativo, in particolare nell’universo degli emittenti quasi sovrani”.
“Le prospettive per i bond in valuta locale – conclude Moreno – sono migliorate in modo significativo, in quanto ci aspettiamo un’inversione di tendenza ciclica del dollaro, e l’inflazione nella gran parte delle economie emergenti resta ben contenuta a livelli storicamente bassi. Osserviamo valutazioni interessanti in Messico, Russia, Brasile Indonesia e Turchia”.