Nel primo trimestre 2024 le cedole sono cresciute del 2,4% a 339,2 miliardi di dollari. E la corsa sembra destinata a proseguire. Il quadro generale è quello di una persistente resilienza. Soprattutto in Europa, USA e Canada
Non si ferma la corsa dei dividendi, che nel primo trimestre 2024 hanno fatto registrare una crescita nominale del 2,4% e raggiunto la cifra record di 339,2 miliardi di dollari su scala globale (dati Janus Henderson). E chi fino a oggi ha puntato sulle strategie high dividend può festeggiare: il relativo indice mondiale elaborato da Morningstar ha infatti realizzato una performance dell’8% da inizio anno (al 30 maggio 2024), che segue il +8,19% messo a segno nel 2023. Ecco la view degli esperti sul fenomeno e le prospettive per i prossimi mesi.
Jane Shoemake, client portfolio manager nel team Global Equity Income di Janus Henderson
“Gli investitori hanno goduto di un ottimo inizio di 2024”, conferma Jane Shoemake, “con i prezzi delle azioni in aumento e la crescita dei dividendi che ha continuato a mostrare il forte slancio sottostante raggiunto verso la fine del 2023”. E la corsa potrebbe non essere finita, secondo la client portfolio manager nel team Global Equity Income di Janus Henderson: “Abbiamo una ragionevole visibilità sui pagamenti nel secondo trimestre, periodo cruciale che vede picchi stagionali in Europa ma anche in Giappone e Regno Unito”. Precisa poi l’esperta: “Sebbene un ristretto numero di grandi società abbia annunciato tagli significativi ai dividendi, dall’energetica australiana Woodside alla chimica tedesca Bayer fino al gruppo minerario britannico Glencore, il quadro generale è quello di una persistente resilienza soprattutto in Europa, Stati Uniti e Canada”.
Obiettivo 1,7 mila miliardi di dollari
Il resto dell’anno continua insomma a promettere progressi costanti e, secondo Janus Henderson, i pagamenti totali potrebbero raggiungere a fine 2024 quota 1.720 miliardi di dollari per un incremento nominale su base annua del 3,9%. Continuare a puntare sui laute cedole potrebbe quindi essere la giusta strategia, anche in chiave di protezione del portafoglio, considerando …
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