Il segretario generale di Efpa Italia loda il lavoro di Anasf per promuovere consulenti sempre più competenti. I rapporti tra le due associazioni? Di dialettica sui temi di formazione e certificazione
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“Nonostante la mia veste istituzionale in Efpa abbia incrociato per un tempo relativamente limitato la strada della Presidenza Bufi, ho potuto notare il grande lavoro fatto negli anni nel promuovere una figura di consulente finanziario sempre più competente. E questo anche prima dell’avvento di MiFID 2. La normativa ha infatti riconosciuto e ufficializzato la valenza anche di fronte all’autorità di un tema che già si poneva tra le priorità dell’associazione”.
A dirlo a FocusRisparmio è Fiorenzo Bortolato, Segretario Generale di Efpa Italia che inquadra i rapporti tra Anasf e la Fondazione certificatrice delle competenze dei professionisti della finanza in un contesto fatto di dialettica tra formazione e certificazione, per tracciare un bilancio di questi ultimi nove anni.
Un bilancio che è sostanzialmente positivo, a qualche giorno dalle date designate per il Congresso Nazionale di Anasf (29 giugno-1 luglio 2020), dove i 161 delegati si confronteranno sui principali fronti aperti della professione, che si tradurranno in mozioni e linee guida su singoli temi e da cui uscirà il nuovo presidente.
“Ci auguriamo che il nuovo corso dell’Associazione, oltre che affrontare i vari temi già evidenziati, ma che ancora siedono al tavolo del dibattito, come quello del ricambio generazionale, continui gli sforzi profusi nel promuovere l’importanza di un investimento tangibile nella competenza dei professionisti”, dice Bortolato.
Intanto, la questione più importante sul tavolo dei consulenti è quella dei rapporti con le società mandanti (le reti, ndr) e con le altre anime dell’Albo Ocf, secondo quanto dichiarato dallo stesso Maurizio Bufi. E perché si ottimizzino questi fattori è necessario che le diverse anime che compongono l’associazione siano quantomai unite e coese al suo interno.
Covid non ferma formazione e certificazione
Quanto al passato, Bortolato afferma che “da socio Anasf, prima, mi sono trovato tra la platea di coloro che potevano attingere alle crescenti iniziative formative. Successivamente, come Segretario Generale di Efpa Italia, ho avuto la possibilità di “salire sul palco” e di toccare con mano il grande sforzo della macchina operativa nella qualificazione dei professionisti della consulenza”.
L’esempio lampante di questo sforzo è stata la prontezza con cui l’associazione si è mossa “con l’entrata in vigore delle misure di distanziamento sociale e della necessità di accelerare in maniera significativa il processo di digitalizzazione e apprendimento a distanza. Si è passati dalle riflessioni sui possibili impatti della tecnologia all’azione in uno schiocco di dita. L’apparato di formazione e certificazione ha fatto le valigie e si è trasferito online tra webinar, incontri, approfondimento e l’organizzazione ed esecuzione della prima sessione di esame di Efpa da remoto”.
Il Covid non ha fermato dunque la formazione necessaria per l’aggiornamento continuativo del consulente finanziario, “ancor di più in un momento in cui serietà, consapevolezza e conoscenza devono ergersi a pilastro del rapporto di fiducia con il proprio cliente. Una nave in un mare tempestoso ha bisogno di un capitano affidabile che sappia traghettarla attraverso la tempesta”, afferma il Segretario Generale di Efpa Italia.
La crisi rappresenta per la categoria una grande opportunità, “quella di fungere da mentore nel far confluire i risparmi parcheggiati nei conti correnti verso il capitale produttivo. Perché ciò accada, tuttavia, la parola chiave è ‘formazione’. Abbiamo visto che nell’incertezza i risparmiatori rivolgevano domande di approfondimento ai propri consulenti, alla ricerca di risposte che aiutassero a tracciare un quadro più chiaro della situazione. Dunque, è prioritario che il consulente dimostri sempre una preparazione adeguata a rispondere alle domande, sia negli aspetti tecnici che nella gestione dell’emotività. La preparazione del consulente, così come la certificazione dell’effettivo conseguimento delle conoscenze e competenze necessarie all’esercizio, è infatti alla base della creazione del rapporto di fiducia in essere tra il professionista e il risparmiatore”, aggiunge Bortolato.
In chiusura, il dirigente di Efpa Italia ringrazia Luigi Conte, Vicepresidente vicario di Anasf e responsabile dell’area Formazione e Rapporti con le Università, “che in questi anni è stato il trait d’union tra Efpa Italia, così come il Presidente Maurizio Bufi. Ci auguriamo che il nuovo corso dell’Associazione, oltre che affrontare i vari temi già evidenziati, ma che ancora siedono al tavolo del dibattito, come quello del ricambio generazionale, continui gli sforzi profusi nel promuovere l’importanza di un investimento tangibile nella competenza dei professionisti.”
Approcciare il mercato in una logica davvero consulenziale, di patrimonio e non di prodotto. Il presidente dell’associazione nazionale dei consulenti finanziari riflette sui requisiti per i consulenti del futuro, pronti a raccogliere la sfida della MiFID.
Il 31 maggio e 1 giugno a Riccione case di investimento ed esponenti del mondo finanziario si incontrano per affrontare alcuni temi d’attualità nel mondo della consulenza finanziaria.
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