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Il collocamento del titolo a 16 anni partirà lunedì 19. Previste cedole crescenti e un doppio premio fedeltà. I dettagli dell’emissione dedicata ai risparmiatori
La terza emissione del Btp Futura scalda i motori per quello che si preannuncia un grande successo. In attesa dell’avvio del collocamento, previsto per lunedì prossimo 19 aprile (fino al 23 aprile, salvo chiusura anticipata), il Tesoro ha fissato i tassi cedolari minimi garantiti del titolo con scadenza aprile 2037 destinato esclusivamente ai risparmiatori privati. Si parte con un tasso dello 0,75% dal primo al quarto anno, per passare all’1,20% dal quinto all’ottavo; un’ulteriore incremento all’1,65% è poi previsto dal nono al dodicesimo anno per finire con un tasso del 2% dal tredicesimo al sedicesimo.
Come di consueto, i tassi cedolari definitivi saranno annunciati alla chiusura del collocamento ma non potranno comunque essere inferiori a quelli minimi garantiti. In particolare, il tasso minimo fissato per i primi 4 anni di vita del titolo resterà invariato, mentre in base alle condizioni di mercato potranno essere rivisti al rialzo solo quelli relativi ai tre successivi quadrienni. Da segnalare che i tassi risultano decisamente inferiori a quelli della precedente emissione del Btp Futura, a causa della la maggior durata del nuovo titolo.
In linea con le emissioni del 2020, ricorda il Tesoro, i proventi del nuovo Btp Futura (il cui codice ISIN è IT0005442089) saranno “interamente destinati a finanziarie le diverse misure per la ripresa economica del Paese dalla pandemia del Covid-19 e le spese relative alla campagna vaccinale”.
Anche questa volta è previsto un premio fedeltà, collegato alla crescita dell’economia nazionale durante il periodo di vita del titolo, ma che a differenza delle passate emissioni verrà corrisposto in due tranche erogate in momenti diversi. Vista infatti la durata di 16 anni, alla fine dei primi otto l’investitore che avrà detenuto il titolo sin dall’emissione avrà diritto ad una prima tranche del premio fedeltà con un minimo garantito pari allo 0,4% del capitale investito, fino ad un massimo dell’1,2%, in base alla media del tasso di crescita del Pil registrato nei primi 8 anni di vita del titolo.
Alla scadenza finale del titolo, cioè dopo i successivi otto anni, agli investitori che avranno continuato a detenere il titolo senza soluzione di continuità dall’emissione fino alla scadenza, verrà corrisposta una seconda tranche che includerà due componenti: la prima pari al restante 60% della media del tasso di crescita del Pil registrato nei primi otto anni del titolo, con un minimo dello 0,6% fino ad un massimo dell’1,8%; la seconda pari al 100% della media del tasso di crescita del Pil dal nono al sedicesimo anno, con un minimo dell’1% ed un massimo del 3% del capitale investito.
l Mef precisa che il titolo sarà collocato alla pari (prezzo 100) sul mercato attraverso la piattaforma elettronica MOT di Borsa Italiana per il tramite di due banche dealers: Intesa Sanpaolo e Unicredit. Il collocamento non prevede eventuali riparti, né sarà applicato alcun tetto massimo assicurando la completa soddisfazione degli ordini, salvo facoltà da parte del Ministero di chiudere anticipatamente l’emissione, comunque non prima di mercoledì 21 aprile. Al sottoscrittore non verranno applicate commissioni per acquisti nei giorni di collocamento, mentre sul rendimento del titolo si continuerà ad applicare l’usuale tassazione agevolata sui titoli di Stato pari al 12,5% e l’esenzione dalle imposte di successione come per gli altri Btp.
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