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Il bond a 5 anni indicizzato all’inflazione sarà in asta per i clienti retail dal 6 all’8 marzo. Il tasso della precedente emissione di novembre era stato dell’1,6%
Il Btp Italia numero diciannove prova a sedurre i risparmiatori italiani con un rendimento non inferiore al 2%. È infatti questo l’importo della cedola minima stabilito dal Tesoro in vista di lunedì 6 marzo, quando si aprirà la nuova emissione del titolo di Stato pensato per proteggere i risparmiatori dal carovita. Prevista invece per la mattinata di giovedì 9 marzo la fissazione del tasso reale definitivo, che potrà essere confermato dello stesso importo o rivisto al rialzo.
Indicizzazione e premio fedeltà
Come i precedenti, il nuovo Btp Italia a cinque anni (scadenza 14 marzo 2028) è indicizzato al tasso di inflazione nazionale, più precisamente all’indice Foi per le famiglie di operai e impiegati al netto dei tabacchi: questo significa che, oltre alle cedole su base semestrale, offre una rivalutazione del capitale per effetto dell’indice dei prezzi dello stesso semestre. Mentre viene confermato dal Mef il consueto ‘premio fedeltà’ dello 0,8% del capitale investito per chi lo acquista in asta dal 6 all’8 marzo e lo tiene in portafoglio fino a scadenza, la cedola minima è stata alzata rispetto alla precedente emissione del novembre 2022: allora l’asta si era chiusa con richieste per quasi 12 miliardi, quando il tasso cedolare annuo definitivo era stato confermato all’1,6%.
Tre giorni per i retail, uno per gli istituzionali
Anche questa volta il collocamento è diviso in due tranche. La prima, dal 6 all’8 marzo, è dedicata ai risparmiatori individuali: in questa fase il taglio minimo acquistabile è di mille euro e verranno soddisfatte tutte le richieste, anche se il Tesoro si riserva la possibilità di una chiusura anticipata. Il secondo round, fissato nella mattinata del 9 marzo dalle 10.00 alle 12.00, è invece riservato agli investitori istituzionali. La clientela retail potrà sottoscrivere il Btp Italia ovunque si detenga un conto titoli, in banca o presso gli uffici postali anche utilizzando il proprio home banking abilitato. L’emissione avverrà sulla piattaforma elettronica Mot attraverso i due istituti dealer, Intesa Sanpaolo e Unicredit, e altrettanti codealer, Banca Akros e Crédit Agricole.
Il precedente
Lo scorso novembre la raccolta ha attirato l’interesse soprattutto dei piccoli risparmiatori, che hanno totalizzato sottoscrizioni per oltre 7,2 miliardi di euro contro i 4,71 miliardi agli istituzionali. La partecipazione del segmento retail è stata la seconda più alta in assoluto, circa 256 mila investitori, dietro solo a quella del 2020, quando l’obiettivo dell’emissione era finanziare le misure di contrasto al Covid. A confermarlo il taglio degli ordini: il 67% è stato inferiore a 20 mila euro, il 91% ai 50 mila euro, con 72 richieste su 100 arrivate da investitori individuali a fronte dei 28 del mondo private.
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