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Al retail 8,5 miliardi con contratti da record. Istituzionali fermi a 1,3 miliardi. Confermato al 2% il tasso cedolare: per gli analisti il rendimento può arrivare al 5,8%
L’emissione numero diciannove del Btp Italia chiude a quota 9,9 miliardi di euro, registrando un buon successo tra i risparmiatori e un’accoglienza più tiepida presso gli investitori istituzionali. Al 2% il tasso cedolare annuo fissato in via definitiva dal Tesoro, che conferma quindi la cedola minima garantita già annunciata in via preliminare.
Che appetito per i risparmiatori
Per il titolo indicizzato all’inflazione, pensato appositamente allo scopo di proteggere investitori individuali dal carovita, gli ordini complessivi sono stati inferiori a quelli registrati nell’emissione di novembre: 9,916 miliardi di euro di controvalore fronte di precedenti 11,99 miliardi. Se a determinare questo risultato è stato un minore interesse da parte degli istituzionali, le cui richieste si sono fermate a 1,353 miliardi, va segnalato come sia cresciuto l’appetito del segmento retail: gli investitori individuali hanno infatti inoltrato richieste per più di 8,5 miliardi contro i 7,2 miliardi dell’emissione precedente.
Non solo boom di domanda. Tra i risparmiatori va infatti segnalato anche il record di sottoscrizioni: 327.323, un numero secondo solo a quello dell’emissione 2020, quando il titolo era destinato a finanziare le misure di contrasto al Covid. Nel dettaglio, circa il 70% dei contratti è stato di importo inferiore ai 20mila euro mentre, se si considerano importi fino a 50mila euro, si arriva a circa il 93% del totale. Il taglio medio è stato di a 26.161 euro ed è il più basso mai registrato nella storia di questo prodotto.
Inoltre, anche se le modalità di collocamento non consentono di avere dati puntuali, dalle informazioni raccolte dagli istituti dealer e co-dealer si desume come nel corso della prima fase di emissione, quella riservata al retail, la partecipazione dei risparmiatori sia stata particolarmente rilevante rispetto a quella del private banking, con una quota di rispettivamente del 74% e del 26%.
“Il numero di contratti sottoscritti nel corso della prima fase è stato il secondo più elevato registrato nelle emissioni Btp Italia, denotando una significativa partecipazione da parte dei risparmiatori retail, ai quali è specificatamente dedicato tale strumento. Questo risultato si mostra pienamente in linea con la strategia del Tesoro degli ultimi anni, finalizzata alla crescita della quota dei risparmiatori retail, in un’ottica di ampliamento e diversificazione della base degli investitori”, ha commentato il Ministero dell’Economia e delle Finanze in una nota.
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Rendimento confermato
Quanto al rendimento, secondo i primi calcoli degli analisti con il 2% di rata confermata oltre l’inflazione, per la diciannovesima edizione del Btp Italia è prevedibile ottenere un 5,8% annuo al lordo d’imposta, compreso il premio finale dello 0,08% per chi deterrà questo prodotto fino alla sua naturale scadenza, il 14 marzo 2028.
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