Per il momento l’Italia sembra rimanere in una posizione più rischiosa nel contesto dei mercati europei dei titoli di Stato
JGarland Hansmann, gestore di Investec Am
“Ieri i prezzi dei titoli di Stato italiani hanno visto un miglioramento. I commentatori hanno sottolineato al riguardo le dichiarazioni del ministro dell’Economia italiano su una certa disponibilità a un compromesso con l’Unione europea per evitare le sanzioni. Una simile dichiarazione era prevedibile, anche se solo da un punto di vista tattico e negoziale, perché un’eventuale sanzione emessa dall’Ue sarebbe dolorosa sia per le casse italiane che per l’economia”. Garland Hansmann, gestore di Investec Am, torna sulla bocciatura della manovra da parte della Commissione europea.
“Alcuni operatori del mercato – prosegue l’esperto – sembrano credere che questo segnale di disponibilità al dialogo sia in realtà, fondamentalmente, un indicatore di una sorta di ‘resa’ del governo italiano”.
Ma “non bisogna dimenticare che la posizione della Lega nei sondaggi è aumentata notevolmente, passata dal 18% a quasi il 35% dalle elezioni di marzo. La sua retorica provocatoria, secondo cui l’Italia non si sarebbe arresa alla burocrazia europea, ha contribuito in modo significativo all’aumento delle preferenze nei sondaggi. Questo potrebbe suggerire che il Carroccio, che fa parte della coalizione di governo, potrebbe avere un interesse politico a mantenere una posizione conflittuale nei confronti dell’Ue”.
“Per questo motivo è prematuro sostenere che la situazione dei titoli di Stato italiani migliorerà significativamente nel breve periodo. Per il momento l’Italia sembra rimanere in una posizione più rischiosa nel contesto dei mercati europei dei titoli di Stato e la volatilità potrebbe persistere ancora per un po’ di tempo”, conclude Hansmann.
Il paese supererà le attuali turbolenze di mercato: “Le aziende hanno orizzonti più lunghi delle coalizioni politiche e si adatteranno anche questa volta”, spiega il senior portfolio manager della casa olandese. Che su Brexit dice: “La vita continua”.
La Banca Centrale Europea, che terminerà gli acquisti di titoli di Stato entro la fine dell’anno, potrebbe anche decidere di non supportare Roma con operazioni di rifinanziamento
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