Berkshire Hathaway ha battuto il mercato nel 2022, ma il guru di Omaha parla di errori e trappole in cui non cadere. Intanto scarica i titoli Tsmc e continua a salire in Occidental
Ci sono appuntamenti imprescindibili nel calendario finanziario, e uno di quelli è la consueta lettera agli azionisti di Berkshire Hathaway, in cui la holding di Warren Buffet dà conto delle proprie strategie e dei risultati ottenuti. Un evento molto atteso, anche da chi non è azionista della holding, per avere dritte sulle brillanti idee da investitore di lungo termine del famoso guru di Omaha: non a caso, dal 1965 al 2022 Berkshire Hathaway ha portato in media un ritorno annuale del 19,8%, contro il 9,9% dell’indice S&P 500. E nell’anno da poco concluso, il tycoon e il suo amico e collega Charlie Munger hanno dimostrato ancora una volta di saper battere il mercato, riportando un rendimento del 4% contro il risultato negativo (-18,1%) del benchmark.
Warren Buffett
Eppure, Buffett non è affatto soddisfatto dei risultati ottenuti, e ha anzi ammesso di avere compiuto una serie di errori nel corso degli anni, mettendo in guardia gli investitori dalle possibili trappole in cui è possibile cadere. “I nostri risultati soddisfacenti sono stati il prodotto di una dozzina di decisioni veramente buone – circa una ogni cinque anni – e di un vantaggio a volte dimenticato che favorisce gli investitori a lungo termine come Berkshire”, ha dichiarato Buffett, dopo aver ricordato il modo in cui investe la holding: una parte degli investimenti riguarda aziende controllate, una parte azioni ampiamente diffuse. In entrambi i casi, Buffett e Munger puntano su business che ritengono solidi e con ampie possibilità di crescita.
E il primo consiglio offerto dalla lettera è di essere unbusiness picker, non uno stock picker: cioè, puntare sui business, non sulle azioni. Inoltre, ha consigliato di evitare la leva. “Non esiste una cosa sicura al 100% quando si investe. Pertanto, l’uso della leva finanziaria è pericoloso. Una serie di numeri meravigliosi moltiplicati per zero sarà sempre uguale a zero. Non contate di arricchirvi due volte”, ha dichiarato Buffett nella lettera.
Inoltre, l’oracolo di Omaha ha suggerito di non lasciarsi sopraffare dalla volatilità di mercato, e di puntare su business vincenti guardando al lungo periodo. “Nel tempo, bastano pochi vincitori per fare miracoli”, ha detto Buffett. Mentre Munger ha aggiunto: “Il mondo è pieno di stupidi scommettitori, e costoro non riusciranno mai a fare bene come un investitore paziente”.
L’eccezione che conferma la regola? Il caso Tsmc
Nonostante il più volte ribadito approccio di lungo termine, nei giorni scorsi Berkshire Hathaway ha annunciato di aver venduto circa l’86% della sua partecipazione nella Taiwan Semiconductor Manufacturing Company (Tsmc), leader mondiale nel settore dei semiconduttori, appena pochi mesi dopo aver investito nell’azienda tecnologica. Una mossa che ha preso di sorpresa il mercato, disabituato a vedere mosse del genere dalla holding di Buffett. Non a caso, il giorno dell’annuncio le azioni Tsmc sono crollate del 3,67% alla Borsa di Taiwan. Ma comunque un dubbio è aleggiato sul mercato: che Buffett si fosse “sbagliato” ad acquistare le azioni della società di chip?
Continua invece la salita nel capitale di Occidental Petroleum, attualmente uno dei titoli preferiti di Buffett. Berkshire ha acquistato quasi 5,8 milioni di azioni della compagnia petrolifera in poche operazioni separate tra il 3 e l’8 marzo, pagando prezzi compresi tra 59,85 e 61,90 dollari, come risulta dal filing della società. Berkshire possiede ora 200,2 milioni di azioni di Occidental, per un valore di 12,2 miliardi di dollari, pari al 22,2% della compagnia petrolifera, dal precedente 21,4%. Occidental, che attualmente è tra le prime 10 partecipazioni di Berkshire, ha visto il suo titolo ritirarsi di circa il 3% quest’anno dopo un 2022 stellare. Il titolo è stato il migliore dello S&P 500 lo scorso anno, con una performance che ne ha raddoppiato il valore. Ad agosto Berkshire aveva ricevuto l’autorizzazione a salire fino al 50% del capitale di Occidental.
Cosa c’è nel portafoglio di Berkshire Hathaway
Pur avendo un portafoglio diversificato, oltre l’80% delle partecipazioni di Berkshire Hathaway è concentrato su sette titoli, tutti leader di settore con forti vantaggi competitivi. Innanzitutto il titolo Apple, che rappresenta oltre un terzo del portafoglio di Berkshire (38,9%, con oltre 895 milioni di azioni per un valore di oltre 116 miliardi di dollari). La seconda maggiore partecipazione è Bank of America (11,19% del portafoglio), seguita da Chevron (9,78%), Coca Cola (8,51%), American Express (7,49%), Kraft Heinz (4,43%), Occidental Petroleum (4,09% dopo gli ultimi acquisti).
Molti dei titoli in portafoglio sono cosiddetti “dividend aristocrat” (cioè società dell’indice S&P 500 che hanno costantemente pagato – e innalzato – le cedole per almeno 25 anni. Coca Cola, per esempio, nel 2022 ha pagato a Berkshire 704 milioni di dollari (rispetto ai 75 pagati nel 1994). American Express ha pagato 302 milioni. Altri titoli con dividendi generosi nel portafoglio della holding includono la catena di negozi di alimentari Kroger (0,75% del portafoglio di Berkshire), Johnson & Johnson e Procter & Gamble (entrambi allo 0,02%).
Secondo il chief economic advisor di Allianz nell’attuale fase di mercato, caratterizzata da volatilità e tassi elevati, occorre puntare su uno stock picking attento anziché sulla convenienza delle commissioni
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