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In un contesto economico globale segnato da grande incertezza e forti cambiamenti geopolitici, l’impegno dei gestori nella corporate governance resta saldo. Anche quest’anno, asset manager italiani e internazionali riuniti nel Comitato dei gestori si sono adoperati nell’attività di presentazione di candidati di minoranza per l’elezione dei board delle società quotate italiane attraverso il voto di lista. Ciò coerentemente con il ruolo attivo svolto nel governo societario degli emittenti partecipati e in aderenza ai doveri derivanti dalla Shareholder Rights Directive II.
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I candidati risultati eletti nella stagione assembleare 2024 sono
90 e hanno assunto incarichi in 50 società quotate: 13 del FTSE-Mib, 23 del MID CAP e 14 tra SMALL CAP, EGM ed Euronext Milan. Un gruppo che comprende 49 consiglieri di amministrazione, 33 presidenti di collegio sindacale e otto sindaci effettivi (oltre a 39 sindaci supplenti). Nel complesso, il totale dei board member nominati da parte del Comitato dei gestori attualmente in carica si attesta pertanto attorno ai 240 tra consiglieri d’amministrazione indipendenti e sindaci di minoranza, i quali ricoprono ruoli in oltre 90 società.
Per quanto riguarda le caratteristiche dei profili, i gestori hanno proseguito il loro impegno a sostegno della diversity nella composizione degli organi di vertice delle quotate. Innanzitutto, in merito al riparto tra generi, circa il 47% delle candidature presentate sono state femminili…
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