Cresce l’innovazione nelle Pmi, cala nelle grandi
Secondo l'Istat, tra i settori industriali, primeggia l'elettronica con un tasso d'innovazione che raggiunge il 90%. Seguono i settori chimico e farmaceutico.
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“Ad agosto 2018 si stima, per i flussi commerciali da e verso i paesi extra Ue, un aumento congiunturale per le esportazioni (+3,6%) e un calo per le importazioni (-0,7%)”. Lo rileva l’Istat nella sua nota “Commercio estero extra Ue”.
“L’incremento congiunturale delle esportazioni – spiega il comunicato – è esteso a tutti i raggruppamenti principali di industrie. L’energia (+32,9%) e i beni intermedi (+4,9%) registrano un aumento molto marcato. Dal lato dell’import, la flessione è intensa per i beni strumentali (-4,5%) e i beni di consumo durevoli (-3,5%). Gli acquisti di beni intermedi (+2,3%) sono invece in aumento. Nell’ultimo trimestre, la dinamica congiunturale dell’export verso i paesi extra Ue risulta positiva (+2,8%), trainata dal marcato aumento dell’energia (+7,9%) e dei beni intermedi (+4,2%)”.
“Nello stesso periodo – prosegue la nota – anche le importazioni registrano una crescita congiunturale (+4,7%), determinata soprattutto dall’energia (+9,8%) e dai beni strumentali (+4,4%). Ad agosto 2018, le esportazioni sono in aumento anche su base annua (+4,5%). La crescita è molto sostenuta per l’energia (+25,6%) e rilevante per i beni intermedi (+5,9%) e i beni di consumo non durevoli (+5,0%). Le importazioni registrano un forte aumento tendenziale (+12,4%) determinato principalmente dall’energia (+31,7%), dai beni strumentali (+10,2%) e dai beni intermedi (+7,4%)”.
“Il surplus commerciale ad agosto 2018 – conclude l’Istat – è stimato pari a +1.749 milioni, in diminuzione rispetto a +2.527 milioni di agosto 2017. Da inizio anno aumenta l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici (da +42.443 milioni per il 2017 a +44.267 milioni per il 2018)”.