Le nuove generazioni di cf promuovono sé stesse attraverso i social network e conquistano clienti a colpi di click. Da YouTube a Instagram, ecco chi sono e come lavorano i giovani influencer del risparmio
Viviamo in un’epoca impensabile fino a poco tempo fa. Chiunque voglia dire la sua – e ha titoli e competenza per farlo – può raggiungere, attraverso la straordinaria macchina dei social network, una platea illimitata di utenti.
Molti giovani che si affacciano al mondo della consulenza finanziaria ne sono consapevoli e sfruttano la loro conoscenza e dimestichezza dei nuovi mezzi per promuovere le loro attività e acquisire nuovi clienti.
Abbiamo interpellato due fra gli influencer più seguiti nel mondo del risparmio e degli investimenti, che ci hanno offerto la loro visione sulle regole del gioco da rispettare su ogni social network e alcuni consigli pratici rivolti ai consulenti che vogliono iniziare un percorso di questo genere.
La pandemia vista dalla rete
Alessandro Moretti, analista tecnico membro del comitato scientifico SIAT e fondatore della società di consulenza IoInvesto Scf
“Oggi possiamo definirci un piccolo media nel settore della finanza indipendente”, esordisce Alessandro Moretti, analista tecnico membro del comitato scientifico SIAT e fondatore della società di consulenza IoInvesto Scf.
Moretti fa un utilizzo intensivo dei canali social sia personali che societari e oggi conta più di 150mila iscritti al proprio canale Youtube, 30mila fra Facebook e Instagram e altri 10mila su TikTok e Telegram.
Numeri lievitati nell’ultimo anno, da quando è scoppiata la pandemia. “Abbiamo triplicato i numeri della community nel 2020 grazie al fatto di esser nati online. Mentre tutti correvano dal fisico al digitale, noi eravamo già presenti e abbiamo sfruttato questo vantaggio competitivo. Oggi siamo una delle comunità finanziarie indipendenti più grandi in Italia”.
Fra la schiera dei nuovi influencer non ci sono però solo autonomi. Davide Manzoni, consulente finanziario iscritto alla sezione degli abilitati all’offerta fuori sede nell’albo Ocf e agente assicurativo iscritto al Rui, lavora su mandato per la Sol&Fin Sim e per Cabrini Assicurazioni, ha lanciato il suo canale personale su Youtube a inizio 2020. “Quella con la pandemia è stata una coincidenza felice, sono arrivato a più di duemila iscritti in poco tempo”, dice a FocusRisparmio.
Consulenti e social network, istruzioni per l’uso
“I social sono vari e ognuno ha il suo pubblico target e un suo stile comunicativo”, spiega Moretti. Occorre quindi differenziare il tono di voce “a seconda dell’audience che si vuole raggiungere, poiché pubblici diversi richiedono linguaggi diversi”.
Davide Manzoni, consulente finanziario iscritto alla sezione degli abilitati all’offerta fuori sede nell’albo Ocf e agente assicurativo iscritto al Rui
Per Moretti tutti quanti possono conseguire risultati positivi sfruttando la potenza dei social attraverso strategie di comunicazione ben congegnate, “a patto che si parli la stessa lingua del pubblico”.
Ad esempio, Facebook è un canale utilizzato per lo più per scopi ludici. “È un social rilassato, dove ci si può lasciar andare anche a linguaggi più morbidi e gergali”, osserva Moretti. Diverso invece l’ambiente di Youtube, “più didattico e formativo”. Qui ai consulenti è richiesto un linguaggio tecnico – in stile tutorial – ma molta attenzione va riservata alla parte visiva, così come per Instagram e TikTok.
I consulenti interpellati da FocusRisparmio consigliano un abbigliamento smart, non troppo formale, grafiche accattivanti con infografiche, numeri e tabelle a supporto delle argomentazioni più complesse.
L’innovazione anche nel mondo social richiede un costante aggiornamento. “Clubhouse non mi ha fatto una buonissima impressione”, osserva Moretti, “è un luogo virtuale dove ognuno dice la sua ma sento troppe chiacchiere e poca sostanza, almeno per le prime esperienze che ho potuto ascoltare”.
Da follower a cliente
L’obiettivo ultimo delle comunicazioni e promozioni sulla rete rimane quello del passaggio degli utenti da semplici follower a clienti. Gli esperti contattati da FocusRisparmio indicano un tasso di conversione di circa il 6-7% rispetto al totale dei nuovi acquisiti durante la pandemia. La promozione dei contenuti avviene per lo più attraverso un’attività di tipo organico, raramente nasce da pubblicità a pagamento. “L’obiettivo non è vendere ma trasmettere alle persone fiducia e conoscenza”, osserva Manzoni.
I contenuti
Fra gli argomenti che appassionano di più chi segue gli influencer del risparmio ci sono senz’altro quelli della previdenza. “Sono numerosi quei follower, soprattutto fra i più giovani, che vogliono sapere di più sul mondo dei fondi pensione”, spiega Manzoni. Fra gli altri, i temi che attirano di più riguardano la copertura dai rischi e gli aspetti tecnici della professione, a partire dalla spiegazione di come si diventa consulenti, in un’ottica di servizio della platea di giovani aspiranti alla professione.
Il fattore tempo
Comunicare quel che si fa è un’attività essenziale per i consulenti finanziari. “All’inizio ho speso molto tempo per studiare le tecniche di comunicazione online, offline, verbale e non verbale. Oggi la struttura societaria che ho creato – un ufficio studi interno e un comitato investimenti – mi permette di dedicare maggior tempo alla comunicazione e alla promozione delle attività”, dice Moretti.
Manzoni dedica all’attività di comunicazione e promozione circa sei o sette ore settimanali, tutte concentrate nei fine settimana. “Dalla fase di scrittura dei video fino al montaggio, sono tutte skill aggiuntive che ho dovuto acquisire sul campo”, dice il giovane consulente a FocusRisparmio.
“Per i miei video prendo spunto da quanto accade sui mercati finanziari, dai report e dalle analisi fatte dalle case di gestione e dalle letture accademiche che faccio”, spiega.
Il fattore età e il rapporto con la società mandante
La consulenza non è più quella di una volta. “Le generazioni più anziane danno priorità al lustro del brand della mandante per cui lavorano, per noi giovani non è più così. I ragazzi della mia età tendono a costruire un marchio intorno a sé stessi”, conferma Manzoni, che dice di aver ricevuto parecchie proposte per cambiare casacca o entrare in banca, e di averle sempre rifiutate “in nome dell’indipendenza che mi viene assicurata nel rapporto con la mia società di intermediazione”. Il nome della società per cui lavora non compare né viene citato nei suoi video, che riportano semplicemente nome e cognome del consulente.
“L’unica condizione è che io rispetti il codice deontologico del nostro Albo e che utilizzi un linguaggio corretto e consono al mio ruolo, oltre che a dover utilizzare un disclaimer in coda ad ogni video”, aggiunge.
L’offline è morto, viva l’offline!
Attenzione a pensare che la comunicazione online possa diventare l’unico mezzo per arrivare al pubblico, nonostante l’esperienza forte del lockdown da cui a fatica stiamo uscendo. Al contrario, anche i giovani imprenditori del settore credono e investono nella comunicazione offline.
“La pandemia ha costretto tutti ad andare online, noi che siamo nati digitali ora stiamo investendo anche sul fisico – chiosa Moretti – con un polo educativo di 1.600 metri quadri a Mendrisio (nella Svizzera italiana) nel quale teniamo aule di educazione finanziaria a tutti gli iscritti della community IoInvesto”.
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