3 min
Il punto su quanto accaduto e sulle attese, a cura di Francesco Casarella, responsabile Italia di Investing.com
Settimana guidata dall’entusiasmo per la trimestrale di Nvidia, sopra le attese, che ha portato gli indici USA su nuovi massimi storici ed attirando nuovi acquirenti nel settore dell’intelligenza artificiale. Bene anche la Cina, che dopo il Capodanno riparte dalle iniziative di Pechino (molto forzate) per ridare spinta ai listini. Anche l’Europa aggiorna i massimi storici. Il periodo si conferma molto positivo, anche se a questo punto, una leggera correzione nell’ordine del 5-10% potrebbe essere utile a ridurre gli entusiasmi e non alimentare il rischio bolla in particolare nel settore tech.
Ecco di seguito il riassunto delle performance settimanali dei principali indici azionari:
- Euro Stoxx 50: +2.24%
- FTSE 100: -0.07%
- DAX: +1.76%
- Nikkei: +1.59%
- Dow Jones: +1.30%
- FTSE MIB: +3.05%
- S&P 500: +1.66%
- Nasdaq Composite: +1.40%
Eventi chiave
La settimana appena trascorsa, ha visto uscire il dato sull’inflazione Europea, sia quello generale che quello core, in calo rispetto alla rilevazione precedente. Una situazione quindi più gestibile rispetto a quella americana, con la BCE che potrebbe muoversi prima della Fed nel taglio dei tassi. A proposito di America, mercato del lavoro ancora tonico che non accenna a rallentare, come testimoniato dai sussidi di disoccupazione migliori delle attese.
Per la settimana entrante invece, focus sul PCE, indicatore monitorato attentamente dalla Fed per le decisioni relative ad un ipotetico primo taglio dei tassi, anche se ormai i mercati prezzano il tutto a partire da giugno in avanti, rispetto alla fine del 2023 dove maro sembrava il mese più probabile per una prima riduzione.

Per quanto riguarda invece la decisione sui tassi d’interesse della Federal Reserve, molto probabile la probabilità di un nuovo stop consecutivo nella prossima manovra del 20 marzo. La rilevazione evidenziata dal nostro Tool proprietario, è del 97%, in salita dal 90% precedente.

Grafici
Da un punto di vista grafico invece, l’indice S&P 500 spinto dalla trimestrale di Nvidia, ha aggiornato i suoi massimi storici chiudendo a 5.088 punti. Come detto, un ritracciamento nell’ordine del 5% riporterebbe i prezzi sul massimo storico registrato a fine 2021 in zona 4.800 punti, e potrebbe essere fisiologico per rallentare quell’ottimismo eccessivo che oggi si registra sui temi dell’IA.

Anche per l’Europa nuovo massimo storico in settimana sopra 4.872 punti. Qui la BCE, complice un’inflazione che sembra rallentare maggiormente rispetto a quella americana, potrebbe avere più spazio di manovra sui tagli e magari effettuarli prima rispetto alla Fed.

Per ulteriori approfondimenti: Investing.com
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.