4 min
L’asset class rappresenta circa un terzo delle obbligazioni europee oggi in circolazione nel Vecchio Continente. Ma ci sono interessanti opportunità anche nel sud-est asiatico e in Giappone. Ne parliamo con un portfolio manager specializzato
“Un’alternativa sicura ai titoli di Stato”. Così Martin Nielsen, portfolio manager e head of Euro Covered Bond Team di Nordea Asset Management, descrive e definisce l’universo dei covered bond europei, arrivati a rappresentare circa un terzo delle obbligazioni europee – governative e societarie – oggi in circolazione nel Vecchio Continente.
“In un contesto di tassi di interesse bassi o inferiori allo zero diventa sempre più difficile per gli investitori trovare alternative alla liquidità che siano remunerative e al contempo poco rischiose”, spiega a FocusRisparmio Nielsen.
Quello dei covered bond è diventato negli anni un mercato significativo e molto liquido: “Il rischio è basso poiché sono garantiti da un collaterale che fornisce ulteriore sicurezza in merito al flusso cedolare e al rimborso del capitale. Sono adatti a quegli investitori che perseguono obiettivi di protezione e rendimento allo stesso tempo”, aggiunge l’esperto.
Fra gli investitori più attivi in questo mercato, Nielsen cita le banche centrali e quelle commerciali, le compagnie assicurative e gli asset manager che investono in questa asset class “per soddisfare la domanda degli investitori che cercano un’alternativa sicura ai titoli di Stato”.
Opportunità a est
“Stiamo assistendo allo sviluppo di nuovi mercati per i covered bond in alcune giurisdizioni emergenti, in particolare nell’Europa dell’est. Per esempio, quest’anno ci sono state interessanti opportunità con alcune emissioni in Polonia. Anche gli emittenti del sud-est asiatico sono molto attivi ma quest’anno le migliori opportunità sono arrivate dal Giappone, un paese con una storia creditizia interessante e molto solida”, spiega il gestore di Nordea AM.
Per quanto riguarda l’Europa continentale, Nielsen indica il consolidamento bancario come un possibile catalizzatore d’interesse anche per i covered bond: “E’ un segmento dove è necessario avere una certa dimensione per arrivare sul mercato con un’offerta appetibile – spiega – Ciò significa che alcune delle banche più piccole stanno cercando di raggiungere le dimensioni necessarie per poter emettere obbligazioni covered”.
Team e processo d’investimento. Il team di cui Nielsen è alla guida conta anche Henrik Stille ed è composto da dieci persone in totale – cinque portfolio manager, tre analisti e due product manager. “In termini di processo di investimento, ci concentriamo principalmente sulla ricerca del miglior valore relativo. Ciò significa che cerchiamo di evitare il più possibile le esposizioni direzionali: vogliamo che la nostra performance dipenda dalle nostre abilità di selezione i giusti titoli e non dai movimenti dei tassi d’interesse”.
Nella pratica il processo d’investimento di Nordea AM sul mondo covered bond è suddiviso in alcuni passaggi fondamentali. Nielsen cita i più importanti: “Il primo è trovare l’area geografica più attraente per l’asset class; in seconda battuta ci concentriamo sugli emittenti per trovare quale di essi offre i migliori valori relativi in termini di rischio e rendimento. Successivamente andiamo a selezionare le scadenze su cui vogliamo investire attraverso un’attenta analisi di tutta la curva dei prezzi. Per ultimo andiamo a combinare insieme gli asset selezionati in modo da poter creare un portafoglio con le migliori caratteristiche di rendimento e rischio possibili”, conclude il fund manager.
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.