L’Esma sollecita gli stati dell’Unione europea ad accelerare sul Mica, il regolamento sulle criptoattività. In una lettera rivolta all’Ecofin (Consiglio per gli Affari Economici e Finanziari, responsabile della politica dell’Ue in tre settori principali: politica economica, questioni relative alla fiscalità e regolamentazione dei servizi finanziari), Verena Ross, presidente dell’Esma, ha esortato gli Stati membri a designare tempestivamente le autorità competenti responsabili dell’esecuzione delle funzioni e degli obblighi delineati nel Mica (Markets in Crypto-Assets Regulation), il regolamento che disciplina i criptoasset.
Inoltre, incoraggia gli Stati membri a considerare la limitazione del periodo opzionale di “grandfathering” a una durata di soli 12 mesi, qualora scelgano di includere questa disposizione all’interno delle rispettive giurisdizioni. Il grandfathering è un periodo opzionale che consente agli stati membri di concedere alle organizzazioni che già forniscono criptoasset di continuare nelle loro attività, per un lasso di tempo che può protrarsi dal 30 dicembre 2024 fino a luglio 2026, a seconda della durata specificamente scelta dagli Stati membri.
Contemporaneamente, l’Esma ha preso l’iniziativa pubblicando una dichiarazione ufficiale, indirizzata alle entità che forniscono servizi legati ai criptoasset e alle autorità competenti nazionali responsabili della loro vigilanza. Questa dichiarazione definisce le aspettative da qui fino alla conclusione del periodo di transizione del Mica. Nella dichiarazione si esorta vivamente le autorità competenti nazionali a destinare le risorse necessarie e a sincronizzare le loro pratiche di supervisione con quelle dei loro omologhi nell’Unione europea. Questo allineamento è fondamentale per garantire l’efficace avvio della supervisione fin dall’inizio del Mica.
Gli operatori di mercato, attori chiave in questo processo trasformativo, sono a loro volta incoraggiati a iniziare i loro preparativi per una transizione senza intoppi. Allo stesso tempo, gli operatori devono informare diligentemente i loro clienti sullo stato regolamentare delle offerte di criptoasset consentite in virtù del grandfathering. Questa diffusione di informazioni mira a potenziare la trasparenza e a mettere i clienti a conoscenza dei cambiamenti regolamentari in atto. Inoltre, la dichiarazione ricorda ai consumatori i rischi connessi alla detenzione o all’investimento in criptoasset, non solo fino all’entrata in vigore completa, ma anche in un momento successivo, in virtù della rischiosità di questo tipo di attività.
Il Mica rappresenta una pietra miliare nel panorama regolamentare dell’Unione europea. Questo Regolamento istituisce norme di mercato coerenti per i cryptoasset in tutta l’Ue. La giurisdizione del Mica si estende a coprire criptoasset che finora sono sfuggiti all’ambito della legislazione sui servizi finanziari esistenti. Introduce una serie di disposizioni fondamentali per coloro che emettono e scambiano cryptoasset, compresi token di riferimento di attività e token di moneta elettronica.
Le disposizioni includono una maggiore trasparenza, rigorosi requisiti di disclosure, procedure di autorizzazione robuste e una supervisione completa delle transazioni. L’obiettivo principale di questo nuovo quadro giuridico è rafforzare l’integrità del mercato e garantire la stabilità finanziaria regolamentando in modo efficace le offerte pubbliche di criptoasset. Al contempo, il Mica mira a garantire che i consumatori siano dotati di una migliore comprensione dei rischi connessi all’adesione al mercato delle criptoattività.
Il Mica è entrato ufficialmente in vigore a giugno 2023, aprendo di fatto una nuova fase nella regolamentazione dei criptoasset all’interno dell’Unione europea. Questo ampio quadro regolamentare comprende un considerevole numero di misure di livello 2 e di livello 3, cioè le norme di dettaglio, che richiedono una scrupolosa elaborazione prima dell’attuazione completa del nuovo regime regolamentare. Il processo di sviluppo è previsto che avvenga entro un periodo di tempo specifico, solitamente compreso tra 12 e 18 mesi, a seconda dei dettagli del mandato specifico.
Nella fase di attuazione del Mica, l’Esma, in stretta collaborazione con le altre Esa (Eiopa ed Eba) e della Bce, si impegna attivamente a coinvolgere il pubblico. Questo coinvolgimento assume la forma di consultazione su una vasta gamma di normative tecniche, che verranno pubblicate in modo sequenziale in tre pacchetti distinti. L’obiettivo principale di questo processo è accelerare la stesura delle misure di livello 2 e di livello 3, incorporando preziosi feedback da parte del pubblico.
La data di entrata in vigore di queste misure dipenderà dalla loro adozione da parte della Commissione europea e dalla successiva approvazione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio dell’Unione europea. Questo processo di approvazione complesso rappresenta l’ultimo passo nel percorso per rendere queste misure giuridicamente vincolanti e, in definitiva, per metterle in piena applicazione.