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Swiss Re: nel 2025 il mercato globale raggiungerà i 15,6 miliardi di dollari, registrando la terza frenata consecutiva. Colpa della concorrenza che ha portato l’offerta a superare la domanda. Il rilancio? Passa dalle PMI
Nonostante le cyber-minacce siano in deciso aumento e rapida evoluzione, il mercato delle assicurazioni contro i rischi informatici continua a rallentare. Il warning arriva da Swiss Re, secondo cui i premi globali raggiungeranno i 15,6 miliardi di dollari quest’anno, registrando la terza frenata consecutiva, e poi toccheranno quota 16,4 miliardi nel 2026. Questo ha portato rivedere al ribasso le stime di aumento del tasso di crescita annuale composto a partire dal 2023, dal 6% al 5%, dopo che tra il 2017 e il 2022 l’incremento era stato a doppia cifra. Il Nord America continua a dominare il mercato con il 66% dei premi. Segue l’Europa con una quota del 21% e chiude il podio l’Apac con il 10%.
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L’offerta supera la domanda
Sebbene la crescita del settore rimanga interessante e lungi dall’essere conclusa, l’analisi spiega come l’offerta di assicurazioni cyber continui a superare la domanda. L’aumento della concorrenza sta spingendo al ribasso i tassi, erodendo i guadagni derivanti dall’esposizione e spronando a concessioni su premi, limiti, copertura e controlli di sicurezza. La copertura cyber, viene inoltre evidenziato, si sta sviluppando anche in un contesto di rapida evoluzione delle perdite. E il rischio sistemico di accumulo e l’aumento delle controversie legali in materia di privacy richiedono cautela nei tagli dei prezzi su base annua, al fine di preservare la capacità del mercato di assorbire eventi estremi. “Nonostante l’aumento del rischio informatico, il deterioramento dei tassi per il terzo anno consecutivo sta neutralizzando la crescita organica dell’esposizione che il mercato ha faticosamente costruito”, sottolinea Fabian Willi, head cyber key accounts di Swiss Re. Avvertendo che, per rimanere sostenibile, il mercato ha bisogno di “stabilità dei prezzi e di espandersi o entrare in nuovi segmenti di clientela”.
Il rilancio passa dalle pmi
Per Swiss Re la crescita del mercato cyber passerà per l’espansione in segmenti di clientela nuovi o poco serviti. Il principale tra questi è quello delle piccole e medie imprese che, assicura Dani Tobler, head cyber reinsurance, rappresenta “una chiara direttrice di sviluppo”. Le PMI rappresentano infatti il 90% delle aziende a livello globale, ma solo il 30% circa dei premi cyber (4,7 miliardi di dollari), evidenziando un significativo divario nella protezione. “Queste imprese non hanno bisogno di polizze corporate standard solo ridimensionate in virtù delle dimensioni aziendali, ma di prodotti su misura, accessibili e modelli di distribuzione più intelligenti”, spiega Tobler. Rimarcando come questo contribuirà a colmare il gap di copertura, “un passo che non solo stimolerà la crescita, ma rafforzerà anche la resilienza dell’economia globale”.
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Cinque fattori di crescita
In tutto il mondo alcuni operatori del mercato cyber stanno già conquistando con successo quote di mercato nel segmento delle PMI. L’analisi globale di Swiss Re evidenzia cinque fattori fondamentali di crescita, ciascuno dei quali ha il potenziale per contribuire a colmare il divario di protezione informatica di queste imprese. Il primo è la formazione, con campagne mirate e broker dotati di strumenti e materiali in un linguaggio semplice. Poi c’è la progettazione di prodotti dedicati, che siano semplici, convenienti e modulari, con servizi integrati aggiuntivi. Terzo punto riguarda i prezzi: qui è necessario concentrarsi su coperture essenziali, costi sostenibili e (sotto)limiti adeguati ai budget. Seguono la valutazione del rischio e la sottoscrizione, da semplificare con l’automazione e il risk scoring e con questionari più brevi e privi di tecnicismi. Infine c’è la distribuzione, che deve passare da piattaforme digitali/API, con l’abbinamento della copertura cyber a pacchetti più ampi per ridurre eventuali contrarietà.
Riassicurazione sempre più importante
Lo studio fa notare poi come, con la riduzione del squilibrio nella copertura delle piccole e medie imprese, il ruolo della riassicurazione nel sostenere il mercato della sicurezza informatica diventerà ancora più importante. La crescente penetrazione delle PMI aumenta infatti il rischio di accumulo, con la gestione del rischio assicurativo che diventa fondamentale per consentire la capacity gestionale e sostenere la crescita basata sui dati. “Il settore cyber continua a evolvere più velocemente rispetto ad altre linee di business, ma il successo ora dipende da aspettative di ingrandimento realistiche e dalla creazione di un mercato sano e sostenibile”, afferma Tobler. Secondo cui il prossimo capitolo sarà scritto da coloro che amplieranno l’accesso, in particolare alle PMI, mantenendo al centro la resilienza. “Con la riduzione del divario di protezione delle piccole e medie imprese, la distribuzione del rischio sarà fondamentale per gestire tale esposizione e fornire le informazioni basate sui dati di cui gli assicuratori hanno bisogno per individuare le giuste opportunità, regione per regione”, conclude.
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