Debito, Franco al governo: “Prepararsi per quando gli aiuti Bce finiranno”
Bankitalia raccomanda cautela sugli aumenti strutturali della spesa. Patuelli: “A fine pandemia avremo un debito pubblico mastodontico”
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A una manciata di ore dal Cdm convocato per l’ok a una manovra che dovrebbe prevedere nuovo deficit per 15-20 miliardi, puntuale arriva il dato nero mensile sul debito pubblico italiano. A settembre, l’indebitamento delle amministrazioni pubbliche ha infatti sfondato un nuovo tetto, toccando la cifra monstre di 2.582,6 miliardi e segnando un aumento di 3,8 miliardi rispetto al mese precedente.
A dare il triste annuncio, in un anno quasi completamente caratterizzato dalle misure straordinarie anti Covid, è stata come di consueto Bankitalia, secondo cui il fabbisogno del mese, pari a 20,9 miliardi, è stato solo parzialmente compensato dalla riduzione delle disponibilità liquide del Tesoro (-16,3 miliardi, a 84,5) e dall’effetto degli scarti e dei premi all’emissione e al rimborso, della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione e della variazione dei tassi di cambio (che hanno complessivamente ridotto il debito di 0,8 miliardi).
Con riferimento alla ripartizione per sotto-settori, i tecnici di via Nazionale spiegano che il debito delle amministrazioni centrali è aumentato di 4,4 miliardi, mentre quello delle amministrazioni locali è diminuito di 0,6 miliardi. Il debito degli Enti di previdenza è rimasto invece sostanzialmente stabile.
Rispetto al mese precedente, la vita media residua del debito è rimasta sostanzialmente stabile, risultando pari a 7,2 anni e la quota detenuta dalla Banca d’Italia è aumentata di 0,4 punti percentuali, al 20,5%.
In aumento, infine, le entrate tributarie. Sempre stando ai dati di Bankitalia, a settembre quelle contabilizzate nel bilancio dello Stato sono state pari a 29,7 miliardi, in aumento del 6% (1,7 miliardi) rispetto al corrispondente mese del 2019. Segno meno però per il 2020: nei primi nove mesi dell’anno le entrate sono state pari a 288,1 miliardi, in diminuzione del 5,6% (-17,1 miliardi) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
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