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La forte prevalenza degli investitori retail e la notevole apertura alla competizione di prodotto sono due caratteristiche del mercato italiano dei fondi comuni. Se ne parlerà più nel dettaglio sul prossimo numero di FR Magazine
“Nel contesto europeo, il mercato italiano dei fondi comuni spicca per almeno due caratteristiche importanti: la forte prevalenza degli investitori retail da una parte e, dall’altra, la notevole apertura alla competizione di prodotto, in particolare di quello con targa estera”. Così Alessandro Rota, direttore dell’ufficio studi di Assogestioni, introduce l’aggiornamento della Mappa della distribuzione retail dei fondi comuni (QdR 3/2018).
“Per quanto riguarda il primo aspetto – prosegue Rota – i dati più recenti fissano poco sopra l’80% l’incidenza dei clienti persone fisiche sul totale. Per il 54% si tratta di famiglie che investono direttamente; a queste se ne affiancano altre che optano per forme di investimento indiretto mediante servizi di gestione individuale e polizze unit-linked (rispettivamente 12% e 16%)”.
Alessandro Rota parlerà in maniera più dettagliata di questo nuovo Quaderno di Ricerca nel numero di Focus Risparmio (dicembre 2018 – gennaio 2019) di prossima pubblicazione.