Cina, lo stock- picking nell’anno del Maiale
Fickus (Comgest): “In molti settori come la sanità, le assicurazioni, il software e internet vediamo delle società molto interessanti nelle quali conviene investire a lungo termine”
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La svolta dovish delle banche centrali in Usa e in Europa ha tranquilizzato i mercati, che virano al positivo. Ma i rischi non si sono ancora dissolti, dalla Brexit alla guerra commerciale, fino alla politica e alla debolezza degli indici industriali. E dunque lo stock picking è l’unica strategia che consentirà realmente di ottenere alpha.
“Se il calo dei mercati nell’ultimo trimestre del 2018 ha sorpreso per la sua ampiezza e rapidità, bisogna ammettere che è altrettanto sorprendente il rimbalzo in atto a partire da gennaio – dice Gilles Guibout, gestore del fondo Pir Axa Wf Framlington Italy di Axa Investment Managers – Ma i timori che a fine anno hanno portato gli investitori a interrogarsi sulla giusta asset allocation e a vendere massicciamente, non sono scomparsi. In particolare, quelli sul rallentamento dell’economia. Con le attuali valutazioni, i mercati sono vulnerabili in caso di un rallentamento. L’attenzione degli investitori si concentrerà ancora sulla possibile evoluzione del dialogo tra Cina e Stati Uniti e sulla Brexit; eventi che saranno ancora fonte di volatilità”.
Visti i tanti punti d’incertezza, è necessario fare in modo che i portafogli non siano troppo esposti a una singola tematica o a un singolo settore sottostante. “Vogliamo avere una buona diversificazione sia a livello geografico sia settoriale – continua Guibout- e società che non siano troppo indebitate. Infatti, queste aziende sono quelle che alla fine hanno maggiore flessibilità per la crescita esterna o per far fronte a difficili condizioni di mercato. E in una fase come l’attuale, di rallentamento dell’economia, ci vuole tale flessibilità”.
Gli fa eco Anu Narula, head of global equities di Mirabaud Am, secondo cui stiamo attraversando un ciclo di crescita lenta: “il Fmi ha appena ridotto dal 3,5% al 3% le sue previsioni di crescita per il 2019, al livello più basso degli ultimi tre anni; il mercato è concentrato prevalentemente su questo e sulla ricerca di rendimento. In queste circostanze, è fondamentale per le aziende avere dei propri driver di crescita secolari, ed essere esposte a un tema consente loro di mantenersi indipendenti dall’andamento del ciclo economico, il che è ancor più importante in questa fase di estrema volatilità”.
Mirabaud applica lo stock picking nella convinzione che “rischi e rendimenti derivino dalla selezione dei titoli piuttosto che da un particolare settore o fattore geografico. Investiamo in un portafoglio concentrato di 25 società di tutto il mondo, diversificate per settori industriali, partendo da temi secolari, ovvero consumatori millennial, automazione, esplosione dei dati, invecchiamento della popolazione, platform companies, real estate e infrastrutture, salute e benessere, economia dei servizi”, spiega il gestore. I temi sono necessari ma non sufficienti, “in quanto puntiamo a investire in aziende di alta qualità con bilanci solidi ed elevati free cash flow e che hanno quindi tutti i presupposti per crescere lungo tutto il ciclo economico. Evitiamo le società che ricorrono a una combinazione di leva operativa e finanziaria, concentrandoci sulla stima dei flussi di cassa futuri generati dalla crescita organica”.