“Il ruolo della Federal Reserve così com’è non sarà sostenibile”
Secondo gli esperti di K2 Advisors, il programma di Qe della Fed ha finito per distorcere i prezzi degli asset.
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“La prima lezione da ricordare è che i paradigmi possono durare a lungo, anche quando sono sbagliati. Wall Street ha creduto di sapere come gestire il proprio rischio e quindi ha aumentato continuamente la leva finanziaria. Ci è voluta una crisi per dimostrare che il paradigma era sbagliato”. Così parla del crollo dei mercati finanziari nel 2007-2008 Steve Eisman, senior portfolio manager di Neuberger Berman, che in quegli anni ha shortato i mutui subprime ed è divenuto famoso per il libro di Michael Lewis La grande scommessa, da cui il regista Adam McKay ha tratto un film.
“In secondo luogo – prosegue Eisman – gli incentivi prevalgono sull’etica, quasi sempre. Le banche (gli originator) e i team dedicati alle operazioni di cartolarizzazione erano tutti retribuiti sulla base dei volumi di emissioni, non sulla loro qualità. Essi hanno continuato ad essere originati finché la qualità del credito non implose. Infine, la regolamentazione è importante e le modifiche alla regolamentazione stessa possono esserlo ancora di più”.
Secondo Eisman, la crisi dei mutui subprime è stata causata da quattro fattori interconnessi tra loro: una leva finanziaria eccessiva, l’esplosione dei mutui sub-prime, l’elevata concentrazione di titoli cartolarizzati nei bilanci di organizzazioni sistemiche, nonché dall’ingente ricorso a strumenti derivati. Anche se gli stessi problemi non sono presenti oggi nel sistema, Eisman sostiene che queste abbiano rappresentato delle lezioni da tenere presente anche oggi. Come?
“Riteniamo che sia importante rivalutare le strutture retributive, con particolare attenzione al rendimento a lungo termine sul capitale rispetto al volume. È inoltre fondamentale comprendere i rischi sottostanti”, conclude Steve Eisman, che parteciperà a una conferenza del Salone del Risparmio il prossimo 2 aprile.