Banche, frena a gennaio la corsa dei prestiti
I finanziamenti al settore privato aumentano del 4,3%, contro il 4,7% di dicembre. Quelli alle famiglie crescono del 2,2%. I dati Bankitalia
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La Bce potrebbe dare più tempo alle banche per ricostituire il loro capitale in seguito alla crisi pandemica. La rassicurazione è arrivata dal presidente del Consiglio di vigilanza bancaria dell’Eurotower, Andrea Enria, che nel corso della Morgan Stanley Virtual European Financials Conference ha sottolineato la flessibilità di Francoforte sulla ricostruzione dei buffer di capitale.
“Nei prossimi mesi guarderemo da vicino gli sviluppi e saremo pronti a posticipare il calendario per ricostruire i buffer se questo potesse aiutare le banche a gestire rapidamente l’atteso rialzo degli Npl”, ha assicurato banchiere centrale italiano, mettendo in guardia però sull’aumento del rischio di credito legato alla pandemia.
“Le ricadute della pandemia sono ancora lontane dall’essere pienamente riflesse negli indicatori di difficoltà finanziarie ma le nuvole di incertezza che circondano il rischio di credito stanno iniziando a diradarsi e stanno diventando evidenti i segnali di un aumento del rischio di credito”, ha avvertito, riferendo dei primi risultati dell’esame avviato l’anno scorso sul tema.
Enria si è anche detto insoddisfatto dalla reazione di alcune banche ai richiami della Vigilanza Bce contenuti in una lettera agli amministratori delegati sulla corretta gestione di questo rischio in questa fase delicata di pandemia. E ha puntato i riflettori sulle significative differenze tra istituti nella classificazione dei crediti forborne (quelli oggetto di concessione), che porta a temere come “molte di loro non stiano facendo una valutazione appropriata in questo ambito”. Il numero uno del Consiglio di vigilanza bancaria ha quindi anche ribadito come sia cruciale che gli istituti svalutino senza indugio i crediti problematici.
Quanto ai dividendi, in assenza di sviluppi inaspettati e avversi, per Enria si potrà tornare alla normalità già alla fine del terzo trimestre “sulla base della valutazione previsionale del capitale di ciascuna banca”. Il responsabile della supervisione bancaria della Bce ha quindi sottolineato che dopo la revisione della raccomandazione sui dividendi dello steso istituto centrale di Francoforte, che indica una “ripresa dei pagamenti entro parametri prudenti, le banche sotto la supervisione della Bce hanno comunicato piani di distribuzione per circa 10 miliardi di euro, in linea con i livelli previsti dalla raccomandazione”. E secondo quanto ha precisato Enria solo pochi istituti hanno piani leggermente superiori alle soglie previste. “Vorrei ribadire – ha sottolineato comunque – che questa raccomandazione (lo stop ai dividendi ndr) è stata una risposta politica eccezionale all’incertezza senza precedenti sulla profondità e la durata della recessione generata dalla pandemia”.
Infine, nonostante i mercati internazionali abbiano mostrato negli ultimi mesi una tendenza al rialzo, “come supervisori rimaniamo coscienti che qualcosa possa andare storto” e per questo la Bce mantiene alta la guardia della vigilanza, ha concluso il presidente del Consiglio di vigilanza bancaria di Francoforte.
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