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Uno studio di Peregrine Communications analizza la produzione di contenuti Esg delle case di gestione. La ricerca rileva una generale sovrapproduzione di contenuti rispetto all’effettivo interesse del pubblico, ma anche la presenza di ampi spazi da presidiare per affermare il proprio marchio e aumentare la brand reputation
Un nuovo studio di Peregrine Communications, società globale di comunicazione, brand identity e marketing, esamina i profili di comunicazione sostenibile (Esg) delle società di asset management europee. Dal documento emerge che i gestori con la migliore percezione e autenticità nelle loro attività esterne sono BNP Paribas Asset Management e Robeco. Schroders si è classificata al terzo posto, principalmente come risultato della sua campagna “Beyond Profit”.
“Nonostante le sfide che l’investimento Esg richiede di affrontare, sia nel breve che nel lungo periodo, le aziende più audaci, focalizzate e con una narrazione autentica continueranno ad emergere”, afferma Anthony Payne, chief executive di Peregrine Communications.
BNP Paribas AM, Robeco, Schroders al top nella comunicazione Esg
BNP Paribas Asset Management e Robeco si sono classificate al primo e al secondo posto nella classifica del rapporto Esg sull’efficacia delle comunicazioni dei gestori, misurata dalla Message Penetration Analysis (MPA) di Peregrine.
Ciò rimarca il legame cruciale tra autenticità e comunicazioni Esg. I due gruppi sono seguiti, da vicino, da Schroders, che quest’anno è salito notevolmente in classifica grazie alla sua campagna “Beyond Profit”, con NN Investment Partners e Pictet Asset Management che seguono appena fuori dal podio.
Il rapporto ha anche rilevato che le aziende con comunicazioni più forti misurate dal Message Penetration Score (MPS) avevano maggiori probabilità di vedere una maggiore consapevolezza del marchio e momentum intorno ai fattori Esg. Sette fra le prime dieci aziende della classifica hanno aumentato significativamente il posizionamento del marchio rispetto a temi Esg.
Esg, quando la comunicazione diventa “troppa”
L’analisi di Peregrine rivela una disconnessione tra la produzione contenutistica degli asset manager e l’effettiva domanda organica per quel materiale. Quasi sei su dieci (57%) dei 100 temi valutati quest’anno sono “sovra-indicizzati” dal mercato, il che significa che viene prodotto molto più contenuto rispetto all’effettivo interesse del pubblico.
Ciononostante, Peregrine individua una serie di aree significative che offrono opportunità per generare valore attraverso una comunicazione mirata sui temi definiti “sottoserviti”. Fra questi, Peregrine ne individua alcuni: fattori ambientali, transizione energetica e sicurezza energetica.
“Come abbiamo evidenziato nelle precedenti edizioni del nostro report Esg, i gestori devono allineare la produzione di contenuti Esg con le principali funzionalità delle piattaforme utilizzate prima di fornirle tramite un programma di comunicazione strategica ben bilanciato”, spiega Max Hilton, managing director di Peregrine Communications.
“Rimangono diverse aree – aggiunge l’esperto – in cui i gestori hanno l’opportunità di affermare il proprio marchio in uno spazio che sta rapidamente diventando più affollato. Ma se i loro sforzi mancano di autenticità, rischiano non solo di minare la propria reputazione, ma anche quella dell’intero settore degli investimenti con un impatto economico negativo a catena”, conclude.
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