Il report “Whatever Esg takes” di Bain & Company illustra i punti emersi in oltre 20 interviste con Ceo di grandi imprese italiane, convinti che la direzione intrapresa sia quella giusta e che gli shock di breve periodo non siano in grado di far deragliare la transizione
Roberto Prioreschi, SEMEA Regional Managing Partner di Bain & Company
Sebbene gran parte dello slancio verso la sostenibilità sia stato guidato dalla spinta degli investitori e dagli sforzi regolatori, oggi l’Esg è una necessità imprescindibile anche per il mondo corporate in Italia. A rilevarlo è il report “Whatever Esg takes” di Bain & Company, che riporta le evidenze emerse in oltre 20 interviste condotte nei mesi scorsi da Bain & Company Italia con i capi azienda delle imprese leader del Paese. Nelle interviste, gli amministratori delegati di alcune società chiave, quotate e non (A2A, Acea, Ahlstrom Munksjö, Autostrade per l’Italia, Bper, Campari Group, Chiesi, Edison, Enel, Fedrigoni, Bcc, Leonardo, Lottomatica, Moncler, Nexi, Prelios, Sae, Saipem, Terne e altri) hanno raccontato quali sono oggi le maggiori sfide in tema di sostenibilità, descrivendo l’approccio adottato per coniugare la gestione degli shock a breve termine con la realizzazione dei propri obiettivi Esg di lungo periodo.
Anche se persistono delle sfide all’orizzonte, e perfino delle resistenze culturali, le aziende stanno orientando le proprie strategie aziendali verso l’adozione di misure Esg, per ridurre i rischi correlati, stabilire la fiducia degli stakeholder e crescere in modo sostenibile. “Quello Esg è un processo irreversibile e di lungo termine, per i manager di tutte le aziende, attive in tutti i settori merceologici”, commenta Roberto Prioreschi, SEMEA RegionalManaging Partner di Bain & Company. “Siamo soddisfatti che, dal confronto ospitato a Roma durante il primo Esg Ceo Forum, sia emerso…
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