Autunno di stress test per i fondi comuni
Dal 30 settembre troveranno applicazione le linee guida Esma sugli stress test per valutare la preparazione del settore a potenziali shock negativi futuri
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I gestori di fondi esposti a debito corporate e asset immobiliari devono migliorare i processi di mitigazione dei rischi di liquidità in vista di potenziali futuri shock di mercato come quelli verificatisi a fra febbraio e marzo.
A dirlo è l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma), in una relazione stilata al suo interno dal Comitato per il rischio sistemico (Esrb) che prende in considerazione la preparazione dei fondi comuni di investimento a fronteggiare nuova volatilità.
“Sulla scia dell’impatto iniziale dell’epidemia Covid19 sui mercati, il settore dei fondi di investimento dell’Ue ha dovuto affrontare un significativo deterioramento della liquidità in alcuni segmenti dei mercati del reddito fisso, nonché l’incertezza delle valutazioni nel settore immobiliare. Ciò ha coinciso con deflussi di investimenti su larga scala da parte degli investitori”, sostiene Steven Maijoor, presidente di Esma.
La relazione identifica cinque aree di azione prioritarie che migliorerebbero la preparazione di queste categorie di fondi. Nel dettaglio, queste aree sono i) la supervisione continua dell’allineamento della strategia di investimento dei fondi, del profilo di liquidità e della politica di rimborso; ii) supervisione continua della valutazione del rischio di liquidità; iii) reporting del profilo di liquidità del fondo; iv) aumento della disponibilità e dell’utilizzo di Liquidity Management Tools (Lmt); v) supervisione dei processi di valutazione in un contesto di incertezza di valutazione.
I fondi esposti al debito societario e i fondi immobiliari in esame sono riusciti nel complesso a mantenere adeguatamente la propria attività di fronte a pressioni di riscatto e/o episodi di incertezza valutativa – spiega Esma –, e solo un numero limitato ha sospeso temporaneamente sottoscrizioni e rimborsi.
“Questi risultati dovrebbero essere interpretati con cautela poiché lo shock di rimborso legato alla pandemia Covid19 si è concentrato in un breve periodo di tempo, tra importanti interventi del governo e della banca centrale che hanno fornito supporto ai mercati in cui questi fondi investono”. Inoltre, prosegue la nota, alcuni fondi “hanno presentato potenziali disallineamenti di liquidità a causa della loro struttura di liquidità che dovrebbero essere affrontati. Ciò è particolarmente vero per i fondi che investono in classi di attività illiquide per natura, offrendo al contempo una combinazione di elevata frequenza di rimborso e brevi periodi di preavviso”.
Dal report sono emerse preoccupazioni per la valutazione delle attività in portafoglio, soprattutto per i fondi immobiliari per i quali la crisi potrebbe avere un impatto più significativo nel lungo termine. Inoltre, sostiene l’Authority, i fondi immobiliari non adottano frequentemente Lmt nella loro configurazione di liquidità.
“In questo quadro, i gestori di fondi autorizzati ai sensi delle direttive Ucits e Aimfd dovrebbero migliorare la loro preparazione a potenziali shock avversi futuri che potrebbero portare a un deterioramento della liquidità del mercato finanziario e all’incertezza di valutazione”.
Il rapporto risponde alla raccomandazione del Comitato europeo per il rischio sistemico (Esrb) inviate all’Esma il 6 maggio scorso, di coordinare con le autorità nazionali competenti un esercizio di vigilanza mirato sui fondi di investimento che hanno esposizioni significative al debito societario e alle attività immobiliari.
Di fatto l’Esma ha coordinato un esercizio di vigilanza con le autorità nazionali di regolamentazione dei fondi che coinvolge la raccolta e l’analisi dei dati sui prodotti esposti al debito societario e sui fondi esposti al settore immobiliare.
Su FocusRisparmio abbiamo dato conto all’intensa attività di Bankitalia con diversi articoli che è possibile consultare ai seguenti link:
–Liquidità, Bankitalia rassicura i sottoscrittori: “Niente panico per i fondi comuni italiani”
–Fondi obbligazionari: “I downgrade non fanno paura” (Bankitalia)
–Gestori più attenti alla liquidità dei fondi dopo crisi Covid (report)
L’attività dei regulators ha mostrato che i fondi in questione sono riusciti a rispondere adeguatamente alle pressioni di rimborso. Tuttavia, il lavoro ha anche rivelato carenze che devono essere affrontate al fine di migliorare la preparazione dei fondi a shock futuri e abbiamo identificato una serie di aree prioritarie su cui i fondi e le autorità di vigilanza dovrebbero concentrarsi per affrontare i potenziali rischi di liquidità nel settore dei fondi.
“Ciò contribuirà a garantire la protezione degli investitori, mercati ordinati e stabilità finanziaria”, dice Maijoor, che aggiugne: “Incoraggiamo inoltre proposte rapide per modificare il quadro legislativo dell’Ue per garantire che gli strumenti di gestione della liquidità siano ampiamente disponibili per i gestori patrimoniali in tutta l’Unione”.
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