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L’Autorità di vigilanza richiama le regole di condotta MiFID 2 per limitare i rischi di mercato, di credito e di liquidità durante la fase di diffusione del coronavirus
Quando sale la volatilità salgono anche ansia, paura e voglia di movimentare il portafoglio per limitare le perdite e – in alcuni casi – provare a intercettare prima degli altri un ipotetico rimbalzo.
È quello che è successo nel primo trimestre di quest’anno: i mercati colti di sorpresa dalla velocità di propagazione del virus sono crollati e fra gli investitori è sorta la voglia di movimentare le posizioni, tanto che Esma – l’Autorità europea che vigila sui mercati finanziari – ha riscontrato “una crescente attività degli investitori retail in termini di numero di conti di investimento aperti e aumento delle negoziazioni”.
Ragion per cui l’Autorità ha pubblicato sul suo sito un ‘decalogo’ che ricorda agli intermediari le regole di condotta MiFID 2, esortandoli a rafforzare i presidi di tutela dell’investitore durante questa fase.
La vigilanza ai tempi della pandemia
Fra gli aspetti salienti, il decalogo Esma prende in considerazione le misure per limitare gli impatti dei rischi di mercato, di credito e di liquidità. Vediamone i dettagli.
-In un contesto “caratterizzato da una crescente attività degli investitori al dettaglio in termini di numero di conti di investimento aperti e aumento delle negoziazioni”, le imprese di investimento devono tenere obblighi di condotta e agire in modo onesto, trasparente e professionale ai sensi della direttiva MiFID 2;
-Per aggirare gli elevati rischi per gli investitori al dettaglio, soprattutto “nel caso di negoziazione di prodotti complessi o rischiosi”, Esma pone l’accento sul rispetto dei requisiti in tema di product governance, obblighi di trasparenza informativa nei confronti della clientela, adeguatezza e appropriatezza;
-Le società devono avere adeguati accordi di product governance, in modo da offrire strumenti al cliente solo quando sono in linea con i suoi interessi;
-In fase di target market assessment gli intermediari dovrebbero agire in modo appropriato e proporzionato tenendo in considerazione la natura dello strumento finanziario proposto. Esma sottolinea che, in particolar modo per gli strumenti più complessi, l’identificazione del target market va compiuta con maggior rigore tenendo conto della preparazione dell’investitore da verificare attraverso appositi questionari o test;
-La società deve fornire all’investitore informazioni appropriate, chiare e non fuorvianti;
-Le società devono prestare attenzione al fatto che l’eventuale propagarsi della crisi covid-19 non danneggi le finanze personali dell’investitore e deve assicurarsi che il suo profilo di rischio sia sempre adeguato allo strumento finanziario oggetto dell’investimento.