“Nell’attuale scenario di incertezza, con i tassi di interesse che probabilmente rimarranno alti a lungo, gestire la duration è cruciale per contenere il rischio e può anche offrire interessanti opportunità di rendimento” afferma Ilaria Pisani, head of ETF, Indexing & Smart Beta Sales di Amundi SGR
La Federal Reserve (Fed) e la Banca Centrale Europea (Bce) continuano il percorso di riporto dell’inflazione entro i limiti di sicurezza. La redazione di FocusRisparmio ha chiesto a Ilaria Pisani, head of ETF, Indexing & Smart Beta Sales di Amundi SGR, quali siano le opportunità alla luce di questo contesto complesso, specialmente nell’ambito degli Exchange Traded Funds obbligazionari e nell’ottica di una asset allocation incentrata sulla duration.
Nel mondo del reddito fisso, quali sono le soluzioni per affrontare l’incertezza nel breve termine?
L’inflazione complessiva, che comprende i prezzi del carburante e degli alimentari, continua a diminuire sia negli Stati Uniti che in Europa. Invece l’inflazione core, che esclude carburante e alimentari, si dimostra persistentemente vischiosa: in questo momento è del 4,3% negli States e del 4,5% nel Vecchio Continente. Le banche centrali si sono impegnate a riportare la componente di fondo entro il target del 2% ma la lotta evidentemente non è ancora finita. I tassi di interesse resteranno verosimilmente alti più a lungo e persiste la possibilità di nuovi aumenti.
È uno scenario che può creare apprensione tra gli investitori del reddito fisso, preoccupati per le possibili ripercussioni sul portafoglio. I rialzi dei tassi di interesse possono infatti avere effetti dannosi sui portafogli obbligazionari, almeno nel breve termine: aggravano il rischio di una flessione dei prezzi delle obbligazioni, in particolare per quelle a più lunga scadenza che sono più sensibili alle variazioni dei tassi. In un contesto così incerto la capacità di gestire la duration assume grande importanza. Le strategie a più breve duration, che investono in obbligazioni a breve scadenza, possono contribuire a contenere la volatilità e ridurre il rischio tassi per un investimento nel reddito fisso.
A quali rendimenti possono accedere gli investitori sulle scadenze brevi in un mercato così volatile?
Stabilità e rendimento sono due fattori fondamentali da considerare per gli investitori che hanno in portafoglio bond governativi ai fini della diversificazione. Nel contesto attuale, i titoli del Tesoro americano e i titoli di Stato europei offrono l’opportunità di accedere a un rendimento potenzialmente interessante e stabile, dopo un prolungato periodo di tassi bassi. In particolare, i Treasuries a breve scadenza e i loro corrispettivi nel Vecchio Continente offrono in questo momento cedole elevate, con un rischio di volatilità molto contenuto. Ad esempio, i rendimenti dei titoli di Stato a due anni si attestano attualmente intorno al 3,2% in Europa (Bund tedeschi) e al 5,0% negli Stati Uniti: il livello più alto da oltre un decennio.
Nel credito siamo positivi sul segmento investment grade, di qualità più elevata, che è in grado di generare flussi di cassa stabili. In particolare, le obbligazioni europee a più breve scadenza della categoria ci piacciono. In un contesto caratterizzato da una Bce riluttante a rinunciare alla lotta contro l’inflazione e da una scarsa visibilità sul futuro andamento dei tassi, che è però probabile restino alti ancora a lungo, questi titoli sono infatti meno esposti al rischio di tasso rispetto a quelli a più lungo termine.
In una prospettiva futura, la transizione verso costi di finanziamento più elevati probabilmente sarà più dolorosa e più rapida per le società con rating high yield, che non hanno la stessa capacità di generare flussi di cassa e presentano un fabbisogno di rifinanziamento a breve termine più elevato. A nostro giudizio, le valutazioni del segmento high yield sono contenute e non in linea con le prospettive di un rallentamento della crescita a venire.
In questo contesto, come gestire la duration con gli ETF?
Nel contesto qui descritto, gli ETF possono giocare un ruolo importante all’interno dell’allocazione complessiva del portafoglio. Consentono infatti di aggiustare con flessibilità la propria esposizione, implementando anche strategie molto precise su determinati tratti della curva dei rendimenti, contenendo il costo totale del portafoglio. Amundi ETF offre una gamma completa di strumenti passivi obbligazionari a breve termine, con masse in gestione di 7 miliardi di euro, dai titoli di Stato alle obbligazioni societarie con diverse scadenze: esposizioni con zero duration, tra zero e sei mesi, e a salire fino a tre anni. Attraverso la nostra gamma gli investitori possono quindi aggiustare il portafoglio in funzione della loro view, adattando l’allocazione a diversi obiettivi e gradi di rischio, in tutta flessibilità.
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