Etf, 2020 da record per i replicanti europei
Oro e large cap globali i sottostanti più gettonati dagli investitori. Riflettori accesi sul mercato delle obbligazioni cinesi onshore
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L’industria europea degli Etf chiude in bellezza il 2020 mettendo a segno una raccolta netta positiva a dicembre. Refinitiv stima un flusso netto di 23,2 miliardi che fa salire le masse gestite dai replicanti a 992,6 miliardi di euro.
“Questi afflussi si sono verificati in un contesto di mercato sorprendentemente positivo in cui il sentimento degli investitori è stato influenzato dalle conseguenze delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, dalle dinamiche crescenti della pandemia Covid19 e dalla possibilità (poi disinnescata in extremis) di una hard Brexit”, commenta Detlef Glow, Lipper head of Emea research per Refinitiv.
A dicembre i principali mercati finanziari hanno aggiornato nuovi record assoluti, motivo per cui buona parte dell’aumento delle masse gestite dagli Etf ha beneficiato della performance positiva dei mercati sottostanti ha portato, in combinazione con la raccolta netta stimata, ad aumentare il patrimonio gestito da 952,5 miliardi di euro al 31 ottobre 2020 a 992,6 miliardi di euro a fine dicembre.
Per cui, spiegano da Refinitiv, il così detto “effetto-mercati” è stimabile in circa 16,8 miliardi che sommati ai 23,2 miliardi di raccolta netta presso la clientela danno come risultato proprio quei 40 miliardi di euro di patrimonio in più.
A trainare i flussi di raccolta sono i prodotti azionari (+18,5 miliardi), che secondo le stime della società-dati chiudono il miglior dicembre di sempre dell’industria. All’interno di questa asset class si fa spazio la categoria degli azionari Usa (+4,7 miliardi), seguita dall’azionario globale (+4,3 miliardi) e dai prodotti che investono nell’azionario emergente globale.
Non sorprende – scrive Refinitiv – che gli Etf azionari detengano la maggior parte degli attivi (676 miliardi), seguiti da prodotti obbligazionari (271,3 miliardi), prodotti che investono su materie prime (35,7 miliardi), alternative Ucits (5 miliardi), mercato monetario (2,6 miliardi), e “altri” (2 miliardi).
A livello di singoli emittenti si colloca in cima al podio iShares (+13,9 miliardi), seguito da Amundi Etf (+2,3 miliardi) e Vanguard (+1,9 miliardi).
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