4 min
Contenuto a cura di Etica Sgr
Lo scorso 24 giugno Etica Sgr, insieme a Greater Manchester Pension Fund e Missionary Oblates, ha presentato una mozione all’assemblea della multinazionale americana. La richiesta avanzata era di pubblicare un rapporto sulla trasparenza fiscale in linea con il GRI Tax Standard
Lo scorso 8 dicembre si è tenuta l’assemblea degli azionisti di Cisco Systems, una delle principali aziende degli Stati Uniti, che si occupa di fornire apparati di networking, ossia dispositivi di rete utili nelle telecomunicazioni e nell’informatica. Tra gli argomenti all’ordine del giorno, gli investitori sono stati chiamati a votare su una proposta sulla trasparenza fiscale: l’esito della votazione ha determinato che il 27% degli azionisti si è espresso a favore della proposta.
Ma facciamo un passo indietro. Lo scorso 24 giugno Etica Sgr, insieme a Greater Manchester Pension Fund e Missionary Oblates, ha presentato una mozione all’assemblea della multinazionale americana. La richiesta avanzata era di pubblicare un rapporto sulla trasparenza fiscale in linea con il GRI Tax Standard. Il 5 dicembre del 2019, la Global Reporting Initiative (GRI) ha infatti pubblicato il nuovo standard di rendicontazione fiscale, il cui obiettivo è garantire che le imprese siano più trasparenti su quanto – e dove – pagano le tasse. Questo grazie ad una rendicontazione dettagliata Paese per Paese di alcuni dati – tra cui numero di dipendenti, remunerazioni, ricavi da parti correlate e terze parti, utili e imposte – insieme ad informazioni su strategia, governance e gestione del rischio fiscale.
«Le tasse rappresentano per le aziende un’importante voce di costo – afferma Aldo Bonati, Stewardship and ESG Networks Manager di Etica Sgr – quindi per gli investitori è fondamentale capire come vengano gestite: si tratta di un tema materiale. Inoltre, la trasparenza fiscale è rilevante per l’investitore sostenibile e responsabile anche perché ad essa è legato il tema della disuguaglianza, in relazione alla distribuzione del valore ottenuto nei Paesi in cui questo valore viene generato».
Etica Sgr aveva avviato un dialogo con Cisco sul tema della trasparenza fiscale nel 2017, senza ottenere risposte soddisfacenti e in presenza di un rischio reputazionale crescente. Secondo un’analisi effettuata da TaxWatch, ente no profit britannico specializzato sulla fiscalità, nel 2019 l’attività di gestione fiscale avrebbe consentito alla società di evitare il pagamento di 68 milioni di sterline di tasse nel Regno Unito. Inoltre, nel 2018, a seguito della legge Tax Cuts and Jobs Act, Cisco ha annunciato l’intenzione di rimpatriare negli Stati Uniti profitti per la cifra record di 67 miliardi di dollari, sollevando dubbi sulla strategia di pianificazione fiscale. Infine, nonostante Cisco abbia pubblicato un documento relativo alla propria strategia fiscale, le informazioni pubblicate dalla società non consentono di verificare i principali impegni presi nel documento. In particolare, i proponenti della mozione hanno evidenziato come la reportistica della multinazionale non rendiconti i profitti e i pagamenti fiscali disaggregati per Paese nei mercati non statunitensi, non consentendo di analizzare adeguatamente i rischi della strategia fiscale dell’azienda e i meccanismi di governance sviluppati per monitorare e mitigare questi rischi. Inoltre, non è possibile valutare il grado di impegno della società in pratiche fiscali che favoriscano la creazione di valore a lungo termine per l’azienda e le comunità in cui opera.
La mozione supportata da Etica Sgr si muove nella stessa direzione intrapresa a livello normativo in Europa, negli Stati uniti e in altri Paesi, tra cui l’Australia. Il Parlamento Europeo, per prevenire l’elusione fiscale, ha dato il via libera definitivo alle norme che obbligano le aziende a dichiarare pubblicamente le tasse pagate in ciascun Paese dell’Unione. Entro la metà del 2024, le multinazionali UE ed extra-UE e le loro controllate con un fatturato annuo superiore a 750 milioni di euro, operanti in più di un Paese europeo, dovranno pubblicare l’importo delle tasse pagate in ciascuno Stato membro. Tali informazioni dovranno essere disponibili pubblicamente online, secondo un modello comune e in un formato leggibile elettronicamente.
In Europa il GRI Tax Standard comincia ad essere oggetto di reporting, tanto è vero che società italiane come Brembo, Erg, Prysmian e SOL – che fanno parte dei portafogli di Etica Sgr – pubblicano i loro dati seguendo queste linee guida. L’ambizioso obiettivo di Etica Sgr è promuovere l’adozione di questo standard di rendicontazione anche presso le aziende degli Stati Uniti, in particolare nei settori più esposti al rischio di pratiche fiscali aggressive, quali ICT e health care. Nel Paese nordamericano, infatti – dove pure esiste una proposta di legge per l’inclusione della rendicontazione pubblica Paese per Paese, denominata Disclosure of Tax Havens and Offshoring Act – lo standard del GRI non è molto diffuso, anche se alcune grandi società come HESS e Newmont Mining hanno iniziato ad adottarlo.
«Anche se la mozione non è stata approvata, il raggiungimento del 27% rappresenta un importante traguardo per noi, in quanto più di 1 investitore su 4 ha supportato la proposta. Forti di questo dato, proseguiremo il dialogo con l’azienda e, qualora non riscontrassimo un atteggiamento propositivo, non escludiamo di riproporla nel 2023 per verificare il livello di interesse degli altri azionisti sul tema» ha affermato Bonati. I primi risultati si erano ottenuti già a maggio, quando Amazon aveva affrontato una mozione simile e il 21% degli azionisti classificati come indipendenti aveva votato a favore. Una proposta di questo tipo all’assemblea di Microsoft a dicembre ha ricevuto oltre il 23% dei voti a favore. Questi segnali indicano un’attenzione crescente per la fiscalità. È però necessario consolidare l’attività su questo tema affinché la tendenza continui.
A questo proposito, Etica Sgr non si limita a impegnarsi direttamente e nel 2023 intende divulgare l’attività di Oxfam America che, a seguito di un dialogo infruttuoso, ha presentato una mozione sulla trasparenza fiscale alle assemblee di tre società che non rientrano nel perimetro investibile dei suoi fondi: Exxon, Chevron e ConocoPhillips.
Queste mozioni, così come quella proposta da Etica Sgr, chiedono la pubblicazione di dati fiscali completi e standardizzati, vale a dire uno dei principali obiettivi dell’attività di engagement di Etica Sgr con le società in cui investono i suoi fondi.
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.