4 min
L’indice composito dell’Area cala ai minimi da 23 mesi. Manifatturiero in picchiata. Tracollo della Germania, delude la Francia. S&P Global: Bce sempre più a disagio. La view dei gestori
Il verdetto era atteso, ma fa comunque impressione. Gli indici Pmi che monitorano l’attività economica nell’Eurozona segnalano sempre più convintamente recessione. All’inizio del quarto trimestre l’Area è infatti scivolata in una contrazione ancora maggiore, al tasso di declino più ampio da aprile 2013, se si escludono i periodi di chiusura per la pandemia di Covid.
Ad accusare il calo più pesante è stata l’industria, in particolare i settori ad alta intensità energetica, che ha riportato la perdita di produzione più elevata, ma anche l’attività terziaria ha continuato a ridursi ad un tasso accelerato a causa dell’attuale crisi del costo della vita e delle generali incertezze. Nel dettaglio, l’indice S&P Pmi manifatturiero è sceso a 47,9 da 48,4, portandosi ancora più al di sotto di quota 50 (soglia che divide l’espansione dell’economia dalla contrazione). Quello dei servizi è calato invece a 48,2 da 48,8. La risultante complessiva è un Pmi composito che scende a quota 47,6 da 48,1.
In particolare, i dati indicano “un’intensificazione della fase negativa dell’economia tedesca all’inizio del quarto trimestre” che “rafforza i segnali di una recessione imminente nella principale economia dell’Area euro”, ha commentato l’economista di S&P Global, Phil Smith. In Germania, infatti, il Pmi manifatturiero è crollato a 45,7, contro le attese di 47,0. L’indice dei servizi è risultato, come nelle attese, a 44,9, ma il Pmi complessivo sull’attività economica tedesca segnala una decisa contrazione a 44,1 da 45,7 di settembre, contro le attese per un rallentamento più soft a 45,5. Peggio delle stime anche la Francia, con i servizi calati più del previsto a 51,3, contro le previsioni di 51,5. Ha tenuto invece l’industria, a 47,4 in linea con le previsioni ferme a 47.
Bce sempre più a disagio
“Considerato il calo maggiore della produzione e il peggioramento della domanda osservato ad ottobre, l’economia dell’Eurozona pare sia destinata a contrarsi durante il quarto trimestre, aggiungendo speculazioni di una sempre più inevitabile recessione”, ha sottolineato Chris Williamson, chief business economist di S&P Global Market Intelligence, secondo cui malgrado il Flash Pmi di ottobre sia rimasto coerente col crollo modesto del Pil dello 0,2%, la domanda è calata notevolmente e le aziende hanno espresso una crescente preoccupazione sul livello elevato delle giacenze e le vendite più basse rispetto alle aspettative, soprattutto con l’approssimarsi dell’inverno.
“I rischi sono quindi rivolti ad un ribasso destinato ad accelerare verso la fine dell’anno”, ha avvertito l’economista, che ha anche sottolineato come la pressione sui prezzi sia rimasta nel frattempo ostinatamente elevata, visto che l’aumento dei costi energetici e del personale e l’indebolimento dell’euro controbilanciano qualsiasi abbassamento di prezzo dei beni legato al miglioramento della condizioni della fornitura.
“L’alto valore degli indicatori dei prezzi dell’indagine pertanto costringerà la Bce a rafforzare ulteriormente la politica monetaria nei prossimi mesi, nonostante il crescente rischio di recessione. Ma è probabile che alcuni responsabili delle politiche monetarie considerino con sempre più a disagio gli effetti economici di un inasprimento troppo aggressivo delle politiche per contrastare altre difficoltà economiche”, ha concluso Williamson.
Mercati e recessione: la view dei gestori
Secondo Gaurav Chatley, gestore dei fondi M&G European Credit Investment e M&G Sustainable European Credit Investment, alle valutazioni attuali, i mercati del credito stanno scontando uno scenario simile a quello Covid nel 2020, quando ci si aspettava che segmenti importanti dell’economia globale si sarebbero temporaneamente fermati. “Oggi, la prossimità dei mercati a quel livello di spread creditizi segnala, a mio avviso, che ci troviamo a un buon punto di ingresso per iniziare a costruire una posizione sul credito europeo – afferma -. Tuttavia, è del tutto possibile che l’eventuale recessione possa rivelarsi estremamente seria, con un conseguente deterioramento ulteriore e significativo dei mercati del credito”.
Per questo motivo, secondo il gestore è estremamente importante essere in grado di aggiungere titoli, se le valutazioni dovessero prezzare un esito simile. “In ogni caso – sottolinea -, a meno che non si sia assolutamente certi di come evolverà la situazione macroeconomica e dell’effetto che avrà sui mercati del credito, potrebbe essere il momento di iniziare ad acquistare titoli di credito investment grade europei, mantenendo la possibilità di aumentare l’esposizione se le valutazioni dovessero deteriorarsi ulteriormente”.
Filippo Casagrande, head of insurance investment solutions di Generali Asset & Wealth Management, suggerisce di guardare oltre l’attuale fase di elevata volatilità e iniziare a posizionare i portafogli ragionando su un orizzonte di 6-12 mesi. “Riteniamo che i livelli elevati dei rendimenti nominali e il ritorno dei tassi reali positivi, insieme al fatto che né le banche centrali né le stesse aspettative di mercato stanno riflettendo in maniera appropriata il rischio di una recessione nel 2023, siano fattori importanti per ridare spazio alla componente obbligazionaria all’interno di un portafoglio diversificato”, sostiene.
Per l’esperto di Generali A&Wm anche se individuare i picchi o i minimi di mercato è impresa ardua, è però indubbio che il profilo rischio/rendimento delle obbligazioni governative e del credito ad alta qualità sia decisamente migliorato, con tassi su scadenze brevi che ritenevamo impensabili solo qualche mese fa. “Ecco, quindi, che riteniamo un approccio di progressivo accumulo nel settore obbligazionario come la strategia migliore in questo momento. Rimaniamo, invece, più prudenti nel comparto azionario”, conclude.
.
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.