Auto, i dazi di Trump fanno tremare i mercati: la view dei gestori
La Casa Bianca ha annunciato tariffe del 25% su tutte le importazioni del settore. Per gli analisti, l’impatto non risparmierà nessuno, neppure gli USA. Ma le opportunità non mancano
5 min
Ci siamo. Dopo oltre un anno di pausa, la Federal Reserve americana sta per allentare la stretta monetaria più aggressiva dagli anni Ottanta e tagliare i tassi d’interesse così come promesso a Jackson Hole dal suo presidente Jerome Powell. Il costo del denaro è infatti bloccato da luglio 2023 al record degli ultimi 23 anni e, secondo il FedWatch, l’ipotesi più probabile è che alla fine dell’anno calerà dall’attuale 5,25%-5,5% al 4-4,25%. La domanda che però tiene banco sui mercati riguarda proprio l’entità dell’imminente sforbiciata: se il consensus dei 46 economisti sondati da Bloomberg converge sullo 0,25%, nelle ultime ore molti investitori stanno scommettendo su un intervento da mezzo punto. Tanto che le rilevazioni dello stesso tool di Cme Group danno ora quest’ipotesi intorno al 60%, contro il 40% attribuito allo scenario più soft. Un dilemma che attanaglia anche i gestori, con una limitata maggioranza convinta della mini riduzione.
📰 Leggi anche “Fed, dopo Jackson Hole taglio scontato ma gestori cauti“
Per Xiao Cui, senior economist di Pictet Wealth Management, Powell inizierà con un taglio da 25 punti base e si mostrerà aperto alla possibilità di interventi più consistenti nel caso in cui il mercato del lavoro dovesse indebolirsi. Secondo l’esperto, le proiezioni mediane sui tassi mostreranno una riduzione per 75 punti base quest’anno e poi altre seguita da 125 nel 2025. “Si prospetterà un aumento della disoccupazione e un calo dell’inflazione per la restante parte dell’anno”, aggiunge, “con un quadro generale che rimarrà coerente con un atterraggio morbido”.
Anche Michael Krautzberger, global cio fixed income di Allianz Global Investors, scommette su una mini sforbiciata. Ma precisa al contempo che un intervento più deciso non è da escludere, visto il recente indebolimento dell’attività del mercato del lavoro e i commenti di alcuni esponenti della FED sulla possibilità di anticipare i tagli. Per questo, si aspetta che Powell lasci la porta aperta a tagli più consistenti nelle riunioni successive qualora i dati lo richiedano. “Con circa 100 punti base di tagli stimati entro la fine del 2024”, precisa, “i mercati hanno già iniziato a prezzare l’inizio di un ciclo di allentamento e noi siamo complessivamente d’accordo con questa valutazione”. Dal suo punto di vista, per gli investitori obbligazionari, “lo scenario macro e delle politiche continua a favorire l’espressione di un irripidimento della curva dei rendimenti USA nei portafogli”.
Paolo Zanghieri, senior economist di Generali Investments, fa notare come Powell potrebbe anche scegliere di allentare rapidamente la politica per prevenire un’impennata della disoccupazione. Ma ritiene anche che un allentamento di 50 punti percentuali possa essere un’opzione per le riunioni di novembre e dicembre, dal momento che la banca centrale USA deve preparare il mercato a una tale mossa per evitare inutili turbolenze. “Lo stesso risultato in termini di condizioni finanziarie può comunque essere ottenuto in modo più agevole comunicando chiaramente e attuando una serie graduale ma costante di tagli”, precisa l’esperto. Che per questo prevede una serie di cinque sforbiciate da 25 punti base in ciascuna delle riunioni tra settembre e marzo 2025.
Di diverso parere è invece François Rimeu, senior strategist di Crédit Mutuel Asset Management, che si aspetta una riduzione da mezzo punto anche sulla scorta delle recenti da Financial Times e Wall Street Journal. “Ciò riflette la crescente fiducia del Fomc che l’inflazione stia tornando verso l’obiettivo del 2%”, argomenta, “nonostante i dati dell’Ipc core di agosto abbiano leggermente superato le aspettative”. L’esperto precisa poi che la decisione non sarà però unanime: dal suo punto di vista, il presidente segnalerà probabilmente che il ritmo e l’entità dei futuri interventi dipenderanno dai dati economici complessivi e dall’equilibrio dei rischi. “Tuttavia”, chiarisce, “sottolineerà che il mercato del lavoro e rimane forte grazie a bassi livelli di licenziamenti e un tasso di disoccupazione ancora favorevole rispetto agli standard storici”.
Anche Blerina Uruci, chief US economist di T. Rowe Price, prevede una sforbiciata da mezzo punto. E si spetta che Powell segnali l’intenzione di tagliare i tassi dello 0,25% ad ogni riunione di quest’anno. “Questa sembra essere un’interpretazione più benevola dei recenti dati economici e del mercato del lavoro”, fa notare. Continuando a ritenere che nei prossimi dodici mesi la FED probabilmente ridurrà il costo del denaro di circa 125-150 punti base rispetto ai 250 prezzati oggi. Non solo. “Se la Fed anticiperà l’azione politica e le condizioni finanziarie si allenteranno ulteriormente dopo la riunione di settembre”, sottolinea, “l’economia riceverà ulteriore sostegno e arresterà qualsiasi ciclo nascente di decelerazione”.
📰 Leggi anche “FED, Cathie Wood vede un taglio di 50 punti base“
Steven Bell, chief economist Emea di Columbia Threadneedle Investments, fa infine notare come una riduzione di 50 punti base potrebbe mandare in rally sia le azioni che i bond mentre entrambi gli asset rischiano di deprezzarsi in scia a una sforbiciata limitata allo 0,25%. “Per il 2024 e il 2025”, analizza, “il mercato prevede tagli complessivi per 250 punti base che portino i tassi ufficiali al 2,75% ma se questo primo intervento dovesse essere solo di 25 punti base la stima andrebbe rivista al ribasso”. Nel complesso, secondo Bell, gli Stati Uniti sono proiettati verso un atterraggio morbido caratterizzato da crescita continua e inflazione in calo. “Si tratta di un buon contesto per gli asset di rischio”, conclude, precisando che “c’è molta attesa sui titoli azionari in termini di crescita degli utili”.
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.