Green Eurobond, cosa sono e come cambieranno il mercato
Bruxelles diventerà il primo emittente al mondo di obbligazioni verdi. Lo scopo è finanziare la ripresa sostenibile post-Covid. Ecco come modificherà gli equilibri del mercato
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Dati certi, strumenti comparabili e regole uniche a livello internazionale. È la ricetta del governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, per far crescere in maniera sicura e ‘sostenibile’ la finanza verde. L’appello arriva dall’OMFIF-Sustainable Policy Institute symposium nell’ambito del G20 Presidency programme on Sustainable Finance, dove il numero uno di via Nazionale ha parlato chiaramente dei limiti da superare perché questo tipo di investimenti possa davvero sostenere lo sforzo globale contro il cambiamento climatico.
Per il governatore, la forte crescita della finanza verde registrata negli ultimi anni deve essere accompagnata da più “dati e strumenti” certi, comparabili a “livello internazionale”, in modo da poter capire se un prodotto o attività sia realmente sostenibile ed evitare di confondere gli investitori ed essere controproducente.
Il banchiere centrale ha evidenziato l’aumento dei prodotti e attivi green, una crescita talmente sostenuta da chiedersi se possa essere essa stessa sostenibile. Per Visco, infatti, se da un lato la transizione ecologica richiede sempre più titoli e obbligazioni verdi, dall’altro occorre contenere il rischio del greenwashing.
“Per questo è necessario – ha scandito – possedere più dati e strumenti per identificare, verificare e comparare i profili di sostenibilità. Mentre in molti Paesi e aree economiche si lavora alla definizione di nuovi standard, è cruciale preservare la possibilità di metterli a confronto a livello internazionale. Una frammentazione delle regole nei diversi stati sarebbe costoso per le aziende, confonderebbe gli investitori e potrebbe essere controproducente”.
Solo in questo modo la finanza sostenibile potrà davvero essere verde. “Fermare il cambiamento climatico è un tema urgente e dilazionare le azioni può essere estremamente costoso e senza efficacia”, ha avvertito il governatore, precisando però che tratta di un “compito enorme” per i governi e che quindi richiede l’impegno di tutti. Finanza compresa, cui tocca rafforzare questo processo “canalizzando più risorse verso gli investimenti sostenibili”.
Infine, Visco ha ribadito anche l’importanza della cooperazione internazionale, sottolineando come gli attuali impegni individuali dei Paesi nel ridurre le emissioni siano insufficienti. “Una transizione si successo richiede più sforzi e una maggiore cooperazione globale”, ha concluso.
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