Melisso (Fineco AM): “Il sub-advisory favorisce la qualità”
Il ceo dell'asset manager del gruppo Fineco fa il punto dopo un anno di successi. La MiFID II? Un’opportunità
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A causa della prorompente crisi da coronavirus in Europa, l’industria del risparmio gestito sembra aver momentaneamente accantonato i temi più caldi che promettevano di tener banco almeno fino all’estate.
Argomenti che giocoforza torneranno di strettissima attualità non appena l’emergenza sarà passata e le società saranno chiamate a dover fare i conti con una realtà del tutto cambiata rispetto a qualche mese fa.
Per questo motivo abbiamo fatto un raccordo sui dossier più caldi che aspettano il mercato con Paolo Di Grazia, vice-direttore generale e head of global business di Finecobank, che offre ai lettori di FocusRisparmio il punto di vista interno di un professionista dell’industria della distribuzione di prodotti finanziari.
Abbiamo partecipato alla consultazione Consob, riteniamo sia la modalità più corretta per arrivare a un modello di rendicontazione condiviso che raggiunga l’obiettivo a cui teniamo maggiormente: dare informazioni chiare ai clienti. Lo scorso anno abbiamo inviato il modello ai clienti entro la scadenza prevista di fine luglio: per anticipare la data dovrebbero essere necessarie delle norme sovranazionali che indichino ai produttori delle nuove scadenze per inviarci le informazioni. Oggi quelli esteri le inviano in molti casi a marzo o anche ad aprile: per questa ragione un invio dei rendiconti in anticipo per quest’anno non è possibile.
Nell’elaborare la struttura della rendicontazione Mifid, Fineco ha messo al centro la trasparenza verso il cliente, un pilastro della nostra filosofia. Una standardizzazione in questa direzione, bene illustrata nel documento Consob, ci trova certamente d’accordo. Abbiamo elaborato il report in modo che soddisfacesse il più possibile tutte le parti coinvolte, in primo luogo i clienti, che abbiamo voluto coinvolgere insieme ai nostri consulenti con dei focus group per condividere i passaggi chiave della reportistica Mifid. Infatti, siamo stati indicati come l’operatore con il report più chiaro, semplice e trasparente.
L’obiettivo della direttiva era quello di consentire al cliente di valutare il costo di un servizio, quello della consulenza finanziaria, che in Italia in molti casi viene ancora percepito come gratuito. Consideriamo sano, anche nell’ottica di un’eduzione finanziaria ormai indispensabile, ogni sforzo in questa direzione.
Ci sembra ragionevole. Vorrei sottolineare che il nostro report sintetico si compone già di un numero estremamente limitato di pagine, in cui oltre alla performance complessiva vengono riportati i costi e la misura dell’impatto che hanno avuto sull’intero portafoglio, oltre agli incentivi percepiti da Fineco.
A nostro avviso, i due aspetti su cui più di altri si può ancora lavorare sono l’uniformità e la chiarezza delle direttive.
Ogni volta che viene emanato un nuovo indirizzo normativo il vantaggio in termini di trasparenza e correttezza nei confronti del cliente è indubbio, anche se con l’incremento dei controlli interni è inevitabile che i processi siano meno snelli. Al livello elevato in cui siamo oggi, eventuali future modifiche dovranno prendere in considerazione anche questo aspetto per evitare ripercussioni sull’efficienza.
Fineco, modello di business a prova di ribassi
Quel report sottolinea come un aumento della trasparenza complessiva possa evidenziare ai clienti l’unicità del modello di business di Fineco, che non fa leva sulle performance fee. Per questa ragione la nostra crescita è sostenibile in qualsiasi condizione di mercato, comprese quelle ribassiste.
Si va nella direzione di una sempre maggiore richiesta di consulenza specializzata perché le famiglie italiane si trovano nella necessità di gestire correttamente il loro patrimonio, spesso più rilevante rispetto al reddito. Alla consulenza specializzata il nostro modello affianca il brokerage: una componente importante soprattutto perché contribuisce a mantenere l’equilibrio in ogni condizione di mercato, e questa è una caratteristica esclusiva di Fineco.
