Oltre i Pir: i fatti che hanno segnato il 2017 e le prospettive per il 2018
Focus Risparmio ha realizzato uno speciale per analizzare i principali avvenimenti che hanno caratterizzato il 2017 e per provare a immaginare cosa ci aspetterà nel 2018.
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Domani si chiude il mese di gennaio e arriva l’appuntamento con il Factbook 2017 di Focus Risparmio. Uno speciale dedicato agli ultimi 12 mesi per guardare con lo specchietto retrovisore, mese dopo mese, i principali avvenimenti che hanno caratterizzato il 2017 e per provare a immaginare cosa ci aspetterà nel 2018.
A fare da cornice, le interviste realizzate con i timonieri delle principali associazioni del mondo del risparmio gestito (Tommaso Corcos per Assogestioni, Maurizio Bufi per Anasf, Marco Tofanelli per Assoreti, Cesare Armellini per Nafop e Fabio Innocenzi per Aipb), che hanno dipinto lo scenario del nuovo anno per l’industria del gestito e per l’evoluzione delle rispettive categorie professionali.
Quello che è emerso è un quadro uniformemente positivo, con l’industria dei fondi in particolare che, grazie anche alla spinta dei consulenti finanziari, potrebbe continuare a macinare record in termini di raccolta e di patrimonio gestito. Tra i principali driver di crescita Corcos ha segnalato i Pir, che chiuderanno il 2017 con una raccolta stimata intorno ai 10 miliardi di euro (le previsioni a inizio anno erano di circa 2 miliardi). “Ma affinché questo trend continui è fondamentale ampliare l’offerta sul mercato italiano, in termini di soluzioni d’investimento ma anche di nuove emissioni di strumenti azionari e obbligazionari verso cui far confluire la liquidità”, ha tenuto a precisare il presidente di Assogestioni.
Da monitorare, infine, anche l’effetto PEPPs (Pan-European Personal Pension Products). I prodotti pensionistici paneuropei potrebbero, infatti, favorire un’accelerazione dell’industria del gestito grazie allo sviluppo ulteriore di investitori istituzionali come i fondi pensione.