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Nati da un’idea comune di Borsa Italiana e Assogestioni, gli AIFDays del 15 e 16 dicembre sono pensati come un dialogo fra istituzioni e mercato per rendere lo strumento dei fondi di investimento alternativi più efficiente, efficace e competitivo
Il 2021 promette di essere un anno spartiacque per le sorti degli investimenti alternativi. Se quest’anno la grossa novità si è chiamata Pir alternativi, nati da un’idea di Assogestioni e pensati per rendere più fluido il canale di trasmissione fra risparmio delle famiglie e investimenti in economia reale del Paese, l’anno prossimo ci sono diversi fronti aperti che promettono di rivoluzionare questo mercato, tanto a livello europeo quanto domestico.
Sul primo fronte, il 19 gennaio 2021 scade il termine per rispondere alla consultazione lanciata dalla Commissione Europe in merito alla revisione del Regolamento sui fondi di investimento europei a lungo termine (Regolamento Eltif) mentre il 29 gennaio 2021 è il termine individuato per ricevere le risposte in merito alla revisione di alcuni aspetti della disciplina dei gestori dei fondi di investimento alternativi, la direttiva AIFM (qui una sintesi di una recente virtual conference presso la Commissione Europea). Parallelamente, sul fronte interno al Ministero dell’Economia e delle Finanza (Mef) si discute di una nuova disciplina per i fondi di investimento alternativi (Fia) italiani riservati.
Di questo e tanto altro si parlerà nel corso dell’evento online “Alternative Investment Funds Days” (15 e 16 dicembre 2020), organizzato da Borsa Italiana e Assogestioni per affrontare insieme alle Autority e agli operatori di mercato i diversi temi sul tavolo.
Per consultare il programma e iscriversi all’evento clicca qui.
AIFDays: gli approfondimenti su Regolamentazione e Mercato
“Alternative Investment Funds Days” è stato pensato per fare il punto sullo stato dell’arte del mercato dei fondi di investimento alternativi e condividere strumenti e modi per renderlo più efficiente, efficace e competitivo mantenendo la stabilità complessiva del sistema finanziario europeo.
Questi i temi al centro di questo appuntamento in streaming in cui si confronteranno rappresentanti delle istituzioni e delle autorità di regolamentazione e vigilanza, insieme a primari operatori del mercato finanziario italiano e internazionale. La prima giornata è focalizzata sulla regolamentazione dei fondi alternativi a livello nazionale ed europeo, mentre la seconda è dedicata agli operatori del mercato. L’evento si pone l’obiettivo di informare i professionisti del settore sullo stato dell’arte e sulle evoluzioni future degli investimenti alternativi, aprendo nuovi spazi di discussione, pensiero e azione per trasformare il risparmio nel principale fattore di crescita del Paese.
La prima giornata degli Alternative Investment Funds Days, che si aprirà con la presentazione di alcuni dati sul mercato dei fondi alternativi in Italia e in Europa, è dedicata alla regolamentazione dei fondi alternativi a livello nazionale ed europeo. Previsto un confronto tra Assogestioni e il Mef, a partire dalle evidenze emerse dalla consultazione sulla revisione dei Fondi di investimento alternativi (Fia) italiani riservati, lanciata lo scorso giugno.
Spazio anche al dibattito sulla disciplina europea in consultazione, con interventi di rappresentanti di Esma, Banca d’Italia e Consob. Altri argomenti affrontati nella prima giornata di lavori comprendono una disamina del processo di quotazione dei Fia chiusi e un approfondimento sullo strumento dei Pir alternativi.
La seconda giornata degli Alternative Investment Funds Days è dedicata agli operatori del mercato. La prima tavola rotonda metterà a confronto produttori e distributori di fondi alternativi in una discussione sullo stato dell’arte della domanda e dell’offerta e sulle prospettive future.
Seguirà una tavola rotonda in cui gli operatori si confronteranno sulle prime esperienze di quotazione di Fia chiusi sul MIV, il Mercato degli Investment Vehicles gestito da Borsa Italiana dedicato alla quotazione di strumenti che investono in economia reale. Il summit si concluderà con un dibattito tra investitori istituzionali con la condivisione delle esperienze – in termini di sfide e opportunità – dell’investimento in fondi alternativi.
Patrizia Celia, Head of Large Caps, Investment Vehicles & Market Intelligence di Borsa Italiana, ha detto: “Borsa Italiana è da sempre impegnata nello sviluppo di una piazza finanziaria in grado di contribuire alla crescita dell’economia del nostro Paese. Il potenziamento dei Fia, il cui ruolo strategico è riconosciuto anche a livello internazionale, richiede azioni mirate e competenze sofisticate. Gli approfondimenti organizzati insieme ad Assogestioni, con cui Borsa Italiana condivide l’impegno nello sviluppo di tali prodotti, consentiranno nelle giornate del 15 e 16 di dicembre di avere un quadro completo dello stato dell’arte e dei progetti in essere.In particolare, gli aspetti regolamentari e di vigilanza con istituzioni e autorità sarannocorredati da contenuti concreti di produzione, distribuzione e di quotazione con alcuni dei principali attori del mercato.”
Roberta D’Apice, Direttore Settore Legaledi Assogestioni, ha commentato: “Gli investimenti alternativi rappresentano un percorso che un risparmiatore alla ricerca di rendimento deve prendere in considerazione,specie in un contesto di mercato indebolito dagli effetti dell’emergenza sanitaria. L’investimento nei mercati privati può dare un contributo fondamentale innescando un circolo virtuoso tra aziende e operatori finanziari in grado di sostenere l’economia reale, con effetti positivi sulla crescita. Per questo è cruciale rendere il mercato dei Fia più efficiente, efficace e competitivo mantenendo la stabilità complessiva del sistema finanziario europeo. Questo evento che organizziamo insieme a Borsa Italiana costituisce un’importante occasione di dialogo tra rappresentanti delle istituzioni, delle autorità e operatori del mercato per verificare quali nuovi scenari potrebbero aprirsi per l’industria degli investimenti alternativi e individuare gli elementi del quadro normativo che dovrebbero essere modificati per migliorarne la capacità concorrenziale e per stimolare la crescita degli Eltif”.
Clicca qui per partecipare al dibattito e inviare le tue domande.
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