Fondi, raccolta netta a 297 miliardi nei primi nove mesi del 2020
Il dato calcolato dal team di ricerca Lipper-Refinitiv riguarda il mercato europeo di fondi comuni e index fund. Tre player americani condividono il podio della raccolta
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Azionari, oro e commodities. Sono questi gli unici segni positivi di un terzo trimestre in cui i mercati si sono dimostrati sostanzialmente stabili. Il dato emerge dalla consueta analisi trimestrale di FIDArating Analysis, stando alla quale tra gli indici più performanti spiccano Corea e Paesi Nordici tra gli azionari geografici, ecologia ed energie alternative tra i tematici/settoriali, mentre ancora forte si rivela il settore IT europeo che guadagna quasi il 10%.
Appannaggio dei fondi azionari sono però anche le performance peggiori, con i settori energia e finanza a guadagnarsi la maglia nera insieme ad alcuni azionari geografici emergenti distribuiti nei diversi continenti.
Le classifiche dei prodotti, oltre a rispecchiare l’andamento dei settori, fanno emergere eccellenze anche tra gli azionari Usa, globali ed emergenti, nonché nel segmento tecnologico dell’intelligenza artificiale. Tra i prodotti focalizzati sui bond prevale invece l’high yield, mentre molto variegato si mostra il panorama dei fondi a ritorno assoluto composto da molti prodotti flessibili ma focalizzati su determinate asset class o addirittura segmenti di mercato, come oncologia e mobilità elettrica.
In generale, sottolineano gli analisti di FIDArating Analysis, si diffondono con successo politiche di investimento centrate su tematiche specifiche e macro-trend che travalicano le tradizionali asset class.
Nel dettaglio dei prodotti, la classifica del terzo trimestre vede al primo posto il BNP Paribas Energy Transition Clas Dis EUR che, con una performance del 36,06%, conquista la vetta anche della top ten azionaria. Segue l’Eiger Must A Cap EUR, primo nella classifica degli absolute return con +34,35%. Chiude il podio il secondo tra gli azionari, ovvero il LUX IM Green Energy DXL Cap EUR (+28,37%). Il terzo posto dell’equity va invece al BNP Paribas Nordic Small Cap Clas Dis EUR (+23,22%).
Passando agli obbligazionari, la medaglia d’oro trimestrale va all’Invesco Global Convertible AH Cap EUR con una performance positiva del 7,83%. Seguono l’AXA WF US Dynamic High Yield Bonds F Cap EUR Hdg (+6,01%) e il Nomura US High Yield Bond HIE EUR (+5,37%).
Guardando alle classifiche sugli ultimi sei mesi, che ben rappresentano i movimenti dei mercati dopo il crollo da Covid-19, ciò che balza agli occhi sono alcuni allunghi con ordini di grandezza davvero notevoli. Tra gli indici di categoria dominano i metalli preziosi (+70%) e alcuni settori tecnologici.
Le classifiche dall’inizio dell’anno mettono invece in mostra quanto profondo sia stato il ritracciamento a causa della diffusione della pandemia: sono ancora numerosi gli indici che non hanno recuperato, e la dispersione dei risultati è decisamente ampia. Tra i migliori compare la Cina.
Sui sei mesi spicca ancora la performance del BNP Paribas Energy Transition Clas Dis EUR che segna +129,23% e si piazza in vetta alla classifica generale e a quella azionaria, mentre sull’anno la medaglia d’oro, generale e dell’equity, va per ora al MSIF US Growth ZHX Dis EUR (+84,27%). Tra i fondi obbligazionari, la top ten dei sei mesi è dominata dal’Ashmore Emerging Markets Short Duration R Dis EUR (+25,32%), mentre sull’anno primeggia il Nordea 1 Long Duration US Bond BP $, che mette a segno un +15,95%.
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