Fondi pensione, a febbraio l’inflazione lima i rendimenti
Lieve rosso per tutte le linee. Ma le performance da inizio anno restano positive: +1,2% i negoziali e +1,9% gli aperti
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Il 2022 passa in archivio come un anno da dimenticare anche per la previdenza complementare. Complice la tempesta perfetta scatenatasi sui mercati, il bilancio dei dodici mesi appena trascorsi chiude in negativo per tute le tipologie di fondi pensione. Stando infatti alla consueta analisi Bff, i negoziali hanno registrato un -9,4% e gli aperti un -11,0%.
Difficile d’altra parte ottenere performance migliori in un anno caratterizzato da uno shock inflazionistico che ha pesato su tutte le linee, causando un forte aumento dei rendimenti obbligazionari, accentuato dalle politiche monetarie restrittive. Sui comparti azionari sono poi pesate le prospettive di recessione conseguenti alla caduta dei redditi disponibili in termini reali, alla perdita di fiducia di famiglie e imprese e, di nuovo, all’aumento del costo del denaro.
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In un contesto a dir poco complicato, a tenere meglio sono state le linee monetarie, che hanno limitato la flessione a -2,0% tra i fondi aperti e a -2,1% tra i negoziali, avendo risentito degli aumenti dei tassi delle banche centrali.
Nel dettaglio, dopo la ripresa segnata dai rendimenti in ottobre e in novembre, a dicembre si sono viste di nuovo performance negative del 2,3% per i fondi pensione negoziali e del 2,4% per quelli aperti, che sono tornati a pagare il simultaneo calo dei mercati azionari e obbligazionari.
Un dicembre in rosso non ha però impedito di chiudere l’ultimo trimestre del 2022 con performance comunque complessivamente positive, pari al +0,9% per i negoziali e al +1,4% per gli aperti. Negli ultimi tre mesi dell’anno si sono distinti in particolare i comparti azionari, che hanno messo a segno un aumento del 3,0% tra i negoziali e del 4,4% tra gli aperti, mentre leggermente negativo è stato il risultato dei negoziali monetari, in rosso del 0,2%, e degli aperti obbligazionari, in calo dello 0,5%.
Resta comunque sempre positiva la performance degli ultimi dieci anni dei fondi pensione. Per i negoziali la crescita è infatti del 2,5% e per gli aperti dell’1,9%. A far da traino al rialzo gli azionari, con rendimenti in crescita del 6,0% tra i negoziali e del 4,7% tra gli aperti, mentre i monetari si fermano in coda alla classifica con un +0,2% per gli Fpn e -0,1% per gli Fpa.
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