Fondi pensione Ue, asset in crescita a quota 2.939 miliardi
Più 168 miliardi nel secondo trimestre. In testa le partecipazioni nei fondi di investimento, seguite dalle obbligazioni e, a distanza, dalle azioni
2 min
I fondi pensione dell’Eurozona archiviano un altro trimestre in crescita. Da agosto a settembre 2020, gli asset amministrati sono infatti aumentati di 70 miliardi, attestandosi a quota 3.019 miliardi di euro dai 2.949 miliardi di fine giugno. È quanto emerge dalle statistiche della Banca centrale europea, stando alle quali nello stesso periodo i diritti pensionistici sono cresciuti di 21 miliardi attestandosi a 2.741 miliardi.
Praticamente invariate, rispetto ai mesi precedenti, le preferenze di investimento. La parte del leone continuano a farla i fondi di investimento: è qui che risultano infatti investiti il 45,7% degli attivi nel terzo trimestre, per un totale in valori assoluti di 1.380 miliardi, che si raffrontano con i 1.324 miliardi del periodo precedente. A questo risultato hanno contribuito acquisti netti di quote per 29 miliardi di euro e variazioni di prezzo per 27 miliardi. Considerando la tipologia principale di quote di fondi, gli investimenti ammontano a 415 miliardi di euro, con acquisti netti per 3 miliardi di euro.
Seguono con 774 miliardi i titoli obbligazionari, in aumento rispetto ai 749 miliardi di euro di fine giugno, cui i fondi pensione Ue hanno scelto di destinare il 25,6% degli asset. A questo hanno contribuito acquisti netti per 21 miliardi e variazioni di prezzo per 4 miliardi.
Infine, i portafogli azionari sono aumentati marginalmente a 264 miliardi, da 263 miliardi del trimestre precedente, con l’8,7% degli asset totali investiti. Gli acquisti netti di azioni si sono attestati a 5 miliardi di euro mentre le variazioni si prezzo sono risultate negative per 4 miliardi.
In termini di passività principali, i diritti pensionistici complessivi a fine settembre ammontano a 2.741 miliardi, in lieve aumento dai i 2.720 del secondo trimestre 2020. Di questi, i piani pensionistici a prestazione definita si attestano a 2.294 miliardi di euro, pari a 83,7% del totale, mentre i regimi pensionistici a contribuzione rappresentando il 16,3%, con 447 miliardi di euro. Gli acquisti netti di regimi a benefici definiti sono stati pari a 14 miliardi di euro, quelli dei regimi a contribuzione definita si sono fermati a 1 miliardo di euro, mentre le variazioni di prezzo si sono attestate a 6 miliardi.
.
Vuoi ricevere ogni mattina le notizie di FocusRisparmio? Iscriviti alla newsletter!
Registrati sul sito, entra nell’area riservata e richiedila selezionando la voce “Voglio ricevere la newsletter” nella sezione “I MIEI SERVIZI”.