Intelligenza artificiale, l’unica vera innovazione
Valvona (Amundi):“Nell'ambito Esg la scienza dei dati è molto importante, ma manca un denominatore comune: non c'è quindi una concordanza a livello di industria”
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L’ultimo in ordine di tempo a investire nel trend “Industry 4.0” e ad approdare sul mercato italiano è stato il Tcw Global Artificial Intelligence Equity, fondo della Sicav lussemburghese dell’asset manager globale Tcw. “Il nuovo strumento punta a ottenere una crescita del capitale nel lungo termine, investendo in titoli di aziende – tipicamente selezionate attingendo ai settori IT, consumi discrezionali, industrial e healthcare, e con capitalizzazione di mercato superiore ai 300 milioni di dollari al momento dell’acquisto – che abbiano il potenziale di crescere e che utilizzino già l’IA o siano in grado di fare leva su tecnologie che consentono l’utilizzo dell’IA per favorire la crescita della loro attività”, spiegano i co-gestori Jeffrey Lin e Thomas Lee.
Le aree di applicazione in materia dell’IA sono estremamente ampie e spaziano dai datacenter di nuova generazione, al cloud computing, all’internet delle cose, ai veicoli a guida autonoma. “Ne consegue che il portafoglio del fondo risulta ampiamente diversificato”, proseguono i gestori. Dall’universo di ricerca di Tcw, composto da circa 5mila titoli, attraverso l’analisi fondamentale bottom-up ne vengono selezionati 25-60: il portafoglio è piuttosto concentrato, con un peso iniziale delle posizioni non superiore all’8%, per una migliore gestione del rischio.
Il primo strumento di investimento dedicato alla robotica fu lanciato alla fine del 2014 da Etf Securities: parliamo del Robo-Stox Global Robotics and Automation Go Ucits Etf. Il trend raccoglie ampio riscontro anche da parte degli investitori, come dimostra il caso del Pictet-Robotics, arrivato sul mercato a ottobre 2015: il successo è stato tanto che le sottoscrizioni sono al momento chiuse, per un vero e proprio sold-out.
Tra i fondi che puntano sui trend della quarta rivoluzione industriale, e su IA in particolare, figura anche l’Axa World Funds Framlington Robotech. “La performance da inizio anno del fondo è stata positiva (+31% al netto delle commissioni in euro a fine aprile 2019), a fronte di un rendimento del Msci World di circa il 19 per cento. La selezione dei titoli è stata il principale fattore di sovraperformance, in particolare nello spazio delle piccole e medie capitalizzazioni, un settore in cui storicamente abbiamo sempre ottenuto valore aggiunto – dice Tom Riley, gestore del fondo – La nostra posizione in Xilinx, il principale fornitore di chip software programmabili che possono essere utilizzati per una serie di funzioni, tra cui le applicazioni AI e 5G, è stata tra i migliori contributori alla performance assoluta del Fondo. Allo stesso modo, abbiamo visto anche il forte contributo di Teradyne, un produttore di co-bot, e Yaskawa, azienda giapponese leader nella robotica industriale. Anche società di software come Autodesk e Cadence Design Software hanno contribuito alle performance”.
Tra i trend futuri più promettenti Riley individua “i semiconduttori, componenti cruciali per l’ecosistema della robotica e dell’automazione. Ulteriori sviluppi nel software e in aree, come l’intelligenza artificiale e l’analisi dei grandi dati, potrebbero inoltre ampliare le applicazioni dei sistemi automatizzati”.
Ancora, Candriam cavalca questi investimenti tematici con diverse proposte. “L’innovazione tecnologica sta avvenendo a un ritmo mai osservato prima, a tal punto che questa rivoluzione è uno dei 4 mega-trend che, secondo Candriam, sono destinati a generare cambiamenti radicali nella società e nell’economia a livello internazionale – afferma Matthieu David, head of italian branch di Candriam – Gli ultimi anni, abbiamo assistito al proliferare sul mercato di nuove tecnologie e applicazioni. L’utilizzo dell’apprendimento automatico e dell’intelligenza artificiale, la tecnologia dei big data, la realtà virtuale, la tecnologia 5G, l’internet delle cose e la pubblicità programmatica sono solo alcuni esempi dei maggiori trend in atto. A oggi ogni individuo, ogni settore, ogni società, ogni area all’interno di ciascuna azienda, stanno effettivamente sperimentando l’impatto di questa rivoluzione tecnologica”.
Il risparmio può intercettare questi cambiamenti e trasformarli in un vantaggio: “l’importante è non farsi cogliere impreparati e muoversi in anticipo per sfruttare questa tendenza nel lungo termine – dice David – Per fare ciò, Candriam offre diverse soluzioni. Tra queste, il fondo Candriam Absolute Return Long Short Digital Equity, che – con la sua strategia long/short – investe principalmente nei mercati azionari dell’Europa e del Nord America e si concentra sulle potenzialità di crescita degli utili delle società in diversi settori, sulla base della loro capacità di innovare nell’ambito della trasformazione digitale, e il Candriam Equities L Robotics and Innovative Technology, fondo che investe principalmente in azioni e/o titoli simili emessi da aziende a livello globale, considerate in una posizione ideale per beneficiare delle innovazioni tecnologiche e della robotica, quali, appunto, intelligenza artificiale, automazione, realtà virtuale”.
Specificamente dedicato all’intelligenza artificiale è, infine, l’Echiquier Artificial Intelligence, gestito da Rolando Grandi, che afferma: “l’intelligenza artificiale è l’apice dell’evoluzione verso l’economia digitale. La quarta rivoluzione industriale, la congiunzione di Big Data, Cloud computing e reti neurali ha permesso l’ascesa dell’IA, una tecnologia universale che può essere applicata a tutti i settori della nostra economia e che, secondo PwC, aggiungerà circa 15,7 miliardi di dollari al Pil globale entro il 2030. Allo stesso modo in cui l’elettricità ha cambiato le nostre economie centinaia di anni fa durante la 2a rivoluzione industriale, l’IA sta diventando il principale strumento di differenziazione disponibile per le aziende da cogliere, attuare e beneficiare. Nel nostro Echiquier Artificial Intelligence Fund abbiamo 32 aziende in tutto il mondo che beneficiano di questa tecnologia innovativa. Gli incontri trimestrali con le aziende in cui siamo investiti ci permettono di valutarne i progressi e la strategia futura. Non vi è dubbio che rappresentano uno dei nostri momenti più graditi dell’anno. Twilio spicca all’interno del fondo dopo aver pubblicato una crescita organica dei ricavi superiore al 60% in un anno e un utile che va oltre le aspettative. Il motivo? Sono sempre più numerose le aziende che devono sviluppare i loro canali di comunicazione con i clienti e ricorrono quindi a soluzioni di automazione, strumentazione e analisi fornite da Twilio. L’attività Flex, dedicata ai call center, si sta sviluppando particolarmente bene grazie all’offerta AutoPilot che consente agli utenti di sviluppare i loro chatbot basati sulla tecnologia di Twilio. Questa società di infrastrutture per l’Intelligenza Artificiale è parte integrante del fondo”.