L’obiettivo della struttura di Matteo Manfredi è offrire un servizio più completo alla clientela per gestire direttamente gli investimenti alternativi. Tra i settori di investimento preferiti spiccano il real estate, il tecnologico, il farmaceutico, lo sport e i media
In uno scenario caratterizzato da rendimenti ancora bassi e correlazioni sempre più spurie oggi diviene quasi obbligatorio per tutte le grandi strutture di gestione e consulenza ai grandi patrimoni dotarsi di piattaforme abilitanti per gli investimenti alternativi.
Una direzione verso cui guarda Gestio Capital, multi-family office nato nel 2012 a Londra da un’iniziativa di Matteo Manfredi, che oggi ne è amministratore delegato, con l’obiettivo di servire due famiglie italiane che all’epoca erano concentrare unicamente sul core business aziendale e avevano la necessità di diversificare verso altre attività.
“Oggi la base clienti è cresciuta e il family office serve circa una dozzina di famiglie imprenditoriali europee attive in diverse industrie”, spiega Manfredi a FocusRisparmio. “Per offrire un servizio più completo ci stiamo attrezzando per lanciare una piattaforma interna per gestire direttamente gli investimenti alternativi”, rivela.
Mix di servizi
I risultati dell’ultima Family Office Survey di Pwc presentati in occasione della settima edizione del Family Office Forum 2021 confermano il crescente interesse dei family office nei confronti degli investimenti in mercati privati, sia diretti sia indiretti, a scapito della componente obbligazionaria la quale, a causa dei bassi tassi di interesse, viene considerata meno attraente.
“All’interno della propria attività di gestione patrimoniale, Gestio Capital si occupa sia di investimenti liquidi (circa l’80-90% degli asset under advisory), con particolare attenzione alla protezione del capitale, sia di operazioni di investimento in asset alternativi (in particolar modo private equity/private debt), privilegiando operazioni che assicurino la gestione del rischio unitamente alla creazione di valore”, afferma il manager.
Dietro il binomio mercati privati, però, ci sono una moltitudine di asset investibili, dall’arte agli oggetti da collezione, e non tutti rientrano allo stesso modo nei radar degli operatori. “La nostra visione di mercati privati è più tradizionale – precisa Manfredi – vogliamo concentrarci su operazioni di private equity pure”.
L’economia reale
Tra i settori di investimento preferiti da Manfredi spiccano il real estate, il tecnologico, il farmaceutico, lo sport e i media. Il modus operandi del family office, spiega il fondatore, si distingue per un’attenzione a mercati nuovi e con alte aspettative di crescita, e a società fortemente innovative, attive in mercati giovani in un’ottica, appunto, di gestione del rischio unita alla creazione di valore. L’anno scorso, a marzo, Gestio Capital ha completato la cessione di due portfolio company: Emmac Life Science (cannabis medicale) e OTX Limited (piattaforma per lo scambio di CSO, Compulsory Stock Holding Obligations). “In entrambi i casi si è trattato di realtà ad alto potenziale di crescita, e entrambe le società, grazie al sostegno di Gestio, sono state accompagnate in un percorso di crescita fino alla cessione a multinazionali del settore, che hanno fatto così il loro ingresso sul mercato europeo”, ricorda il manager.
“Negli ultimi sei mesi ci siamo invece concentrati su operazioni in settori molto di nicchia prevalentemente in pre-IPO (su cui ora ci sono contratti di riservatezza, ndr) difficilmente accessibili ricorrendo ai canali tradizionali”, prosegue. “Selezioniamo famiglie con esperienze in nicchie industriali consolidate dove riusciamo a creare un polo di expertise. Lo facciamo attraverso un rapporto molto stretto, quasi giornaliero, con i prospect”.
Grandi patrimoni nel mirino
Inoltre, qualche dato recente sullo scenario arriva dalla ricerca di Campden Wealth The European Family Office Report 2021 secondo cui in Europa, nonostante la pandemia, nell’ultimo anno la ricchezza di tre famiglie su quattro è aumentata (il 73% ha riportato un aumento della ricchezza). Per quanto riguarda i family office, risulta che nessuno di loro abbia riscontrato una diminuzione significativa di attività: il 58% ha visto un aumento degli asset under management. Il manager sostiene che l’Italia è allineata a questa statistica.
“L’Italia è un mercato in crescita da diversi anni ma ancora poco sviluppato dal punto di vista di strutture multi-family office”, dice. “Oggi c’è una congiuntura interessante fra complessità di clienti che sempre più ricercano soluzioni tailor made e offerta, che rimane invece piuttosto ridotta. Crediamo di avere le carte in regola per imporci sul territorio ed espandere la base clienti nel Belpaese”, conclude Manfredi.
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