Il neo primo ministro è da sempre accanito sostenitore della normalizzazione monetaria. Vontobel prevede un aumento della volatilità per l’azionario nipponico e un possibile apprezzamento dello yen
L’accoglienza non è stata delle migliori. Lunedì scorso il Nikkei ha perso quasi il 5% in scia all’elezione di Shigeru Ishiba a capo del Partito liberaldemocratico giapponese. E martedì, giorno della sua nomina a premier, l’indice ha solo in parte recuperato le perdite prima di chiudere con un progresso dell’1,9%. A pesare sul sentiment degli investitori, e sullo yen, sono infatti le posizioni del nuovo capo del governo a favore di un inasprimento della politica monetaria, che fanno temere un possibile aumento dei tassi da parte della Bank of Japan a dicembre. Ishiba, che ha già indetto elezioni anticipate per il prossimo 27 ottobre, l’ha spuntata al secondo turno sul rivale Sanae Takaichi, dato per vincente alla vigilia e favorevole a un approccio monetario più accomodante.
Scontro sui tassi. Ma la priorità è uscire dalla deflazione
Ishiba, che ha già indetto elezioni anticipate per il prossimo 27 ottobre, l’ha spuntata al secondo turno sul rivale Sanae Takaichi, dato per vincente alla vigilia e favorevole a un approccio monetario più accomodante. A placare gli animi è intervenuto il neo ministro dell’Economia e braccio destro del neopremier, Ryosei Akazawa, che ha auspicato cautela sulle future decisioni in merito all’innalzamento dei tassi di interesse. Akazawa ha anche sottolineato come la priorità assoluta sia ora la completa uscita dalla deflazione: per questo, ha precisato, è meglio non intraprendere alcuna azione che possa rallentare l’economia per un po’.
L’impatto su azionario e yen
Mario Montagnani, senior investment strategist di Vontobel
Per gli investitori, il programma politico del nuovo primo ministro avrà comunque un impatto vario sui mercati giapponesi e sul ‘carry trade’ dello yen. Secondo Mario Montagnani, senior investment strategist di Vontobel, l’azionario potrebbe infatti subire una certa pressione e volatilità a causa delle minori aspettative di crescita. “La divisa locale potrebbe inoltre apprezzarsi”, sostiene l’esperto, facendo notare come il recente andamento dell’equity nipponico vada in questa direzione.
Volatilità e cautela
“L’enfasi di Ishiba sulle riforme strutturali, in particolare sulla rivitalizzazione delle aree rurali, non è in linea con l’approccio pro-crescita che ha sostenuto i prezzi del mercato azionario giapponese negli ultimi anni”, osserva Montagnani. D’altra parte, in passato il premier ha criticato a gran voce l’aggressivo allentamento monetario della Banca del Giappone e si è opposto alle politiche dell’ex primo ministro Shinzo Abe per promuovere questa strategia accomodante. Ne deriva, secondo l’esperto Vontobel, che gli investitori potrebbero diventare più cauti di fronte a tale svolta politica. “Ciò potrebbe portare a una potenziale volatilità, se non addirittura a una correzione del mercato nel breve termine, soprattutto se le aspettative di uno stimolo monetario aggressivo dovessero diminuire”, avverte.
A rischio il carry trade
Dopo aver conquistato la guida del partito, il neo premier ha sottolineato che la politica della BoJ giapponese dovrebbe rimanere accomodante. Per Montagnani, questa strategia tesa a minimizzare potrebbe implicare la volontà di mantenere basso il costo dei prestiti per sostenere una crescita economica ancora fragile. “D’altra parte”, aggiunge l’esperto, “il potenziale spostamento di Ishiba verso una politica monetaria più normalizzata potrebbe prendere in considerazione l’ipotesi di rialzi dei tassi e quindi rafforzare lo yen”. Uno scenario capace di smorzare l’appeal del carry trade sulla divisa nipponica, ossia quella strategia in cui gli investitori prendono in prestito la valuta per investire in classi di attività a più alto rendimento. Una moneta locale più forte, spiega l’esperto, rischia non solo di “danneggiare le esportazioni ” ma anche di “ridurre la redditività di questo approccio”. In sostanza, si riverificherebbe ciò che è accaduto a inizio agosto: “I trader potrebbero iniziare a disfarsi delle posizioni corte sullo yen”.
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