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Secondo il “Retail Gold Insights” del World Gold Council, i millennial italiani sono la classe anagrafica di investitori che investe maggiormente in oro. Louise Street, senior Markets analyst EMEA del Wgc: “Investire in ETF sull’oro o in un caveau allevierebbe le preoccupazioni di stoccaggio personale”
I millennial italiani sono gli investitori che detengono maggiormente all’oro nel portafoglio. Lo riporta il World Gold Council (WGC), nel consueto “Retail Gold Insights”. L’indagine pubblicata a maggio 2022, basata su dati raccolti tra giugno e luglio 2021, sottolinea come l’oro sia “il prodotto di investimento più popolare, insieme a quelli più tradizionali, come le assicurazioni sulla vita e i risparmi sui conti correnti, ed è anche il terzo prodotto più acquistato nei 12 mesi precedenti la ricerca”. Scorrendo i dati del report, si evince che “la fascia demografica più incline a investire in oro sia rappresentata dai Millennial”. “Infatti, oltre il 50% dei Millennials intervistati possiede oro nel proprio portafoglio e quasi la metà (49%) lo ha acquistato nell’anno precedente” specifica la ricerca.
Nello specifico le tipologie predilette dagli investitori Millennial sono i lingotti, per il 19% del campione, i gioielli in oro fino, 18%, e gli ETF con l’oro come sottostante, 15%.
I Millennial detengono la maggior percentuale di questa asset class nel loro portafoglio, per il 51% contro il 30% della Gen Z e contro il 41% delle generazioni precedenti. Dall’indagine emergono alcuni punti che caratterizzano un ampio spaccato dell’investimento in oro in Italia. Su tali evidenze, ha risposto Louise Street, senior markets analyst EMEA del WGC.
Qual è la causa di questo trend e come si caratterizza il loro investimento?
Gli investitori nella fascia di età dei Millennial (dai 25 ai 40 anni) rappresentano un segmento chiave per l’investimento in oro in Italia. La nostra ricerca mostra che circa la metà lo possiede attualmente e una percentuale simile lo ha acquistato nei 12 mesi precedenti l’indagine. La ricerca non ha portato alla luce ragioni concrete che spieghino perché i millennial siano particolarmente attratti dall’oro rispetto alle generazioni più giovani e più anziane. Tuttavia, una delle tante ragioni potrebbe essere che gli investitori millennial siano alla ricerca di un modo di diversificare il proprio portafoglio. Mentre la generazione precedente (41+) detiene in media più prodotti, i millennial detengono in media 4,2 prodotti e quindi potrebbero vedere l’oro come una corretta modalità di diversificazione. Tra i millennial, la fascia d’età più giovane (25-34), inoltre, concorda sul fatto che l’oro riporti alla mente ricordi felici e che possederlo sia in qualche misura la realizzazione dei sogni d’infanzia. Quindi potrebbe esserci anche un elemento aspirazionale nell’investimento in oro in questo segmento.
Quali sono le cause che portano ad avere una maggior percentuale di investimenti in oro a Nord Ovest, rispetto al resto d’Italia?
In primo luogo, il Nord Ovest ha una quota maggiore di persone ad alto reddito rispetto alle altre regioni, che ne investono anche una percentuale maggiore. Anche il loro approccio agli investimenti è diverso: gli investitori retail nel Nord Italia tendenzialmente investono di più in azioni, fondi comuni e materie prime. Hanno quindi portafogli più diversificati rispetto a quelli di altre regioni, e l’oro è un prodotto consolidato nella loro strategia di diversificazione. Infine, hanno anche la più alta percentuale di investitori millennial che, come abbiamo notato prima, sono la generazione più coinvolta quando si tratta di investire in oro.
Una parte importante del campione sceglie ancora un approccio face to face. Come si legge nel report, solo l’11% utilizza transazioni digitali. A cosa è dovuta tale scelta?
Il rapporto Retail Gold Insight rivela che l’oro viene tipicamente acquistato attraverso canali offline in Italia, specialmente in confronto ad altri prodotti d’investimento, attraverso per lo più modalità face-to-face: i rivenditori d’oro specializzati sono i più popolari. Questo comportamento di acquisto si collega al fatto che la fonte di informazione maggiormente diffusa sia quella relativa alle fonti personali, come i consulenti finanziari. Tuttavia, è possibile che tali dati riflettano anche una percezione secondo cui l’industria dell’oro sia molto tradizionale e che le transazioni faccia a faccia siano l’unica opzione. Questo suggerisce l’opportunità e la necessità di sviluppare e promuovere canali digitali e online per investire in oro.
Nell’indagine si sottolinea spesso come i Gold Etf possano essere una buona soluzione contro le barriere create dalla mancanza di fiducia del 49% del campione nel “comprare oro” o averlo in portafoglio. Quali sono i vantaggi nell’investire in ETF e quante chance ci sono che abbiano successo in Italia?
La nostra ricerca mostra che gli investitori italiani sono aperti a investire in oro, compresi quelli che non lo hanno mai fatto prima. Ma quasi un terzo di questi aspiranti investitori si preoccupa di non poter conservare l’oro in modo sicuro e circa un quarto ritiene che il costo di conservazione sarebbe proibitivo. In effetti, la mancanza di uno stoccaggio sicuro e conveniente è un ostacolo primario all’acquisto di oro anche tra gli investitori che hanno comprato in precedenza. Investire in ETF sull’oro o in un caveau allevierebbe le preoccupazioni di stoccaggio personale, poiché queste opzioni d’investimento includono lo stoccaggio dell’oro fisico per conto dell’investitore.
Nonostante il digitale stia penetrando nella sensibilità degli investitori grazie agli sforzi delle istituzioni, gli investitori più anziani e quelli più giovani, secondo il report, hanno bisogno di capire i benefici a lungo termine dell’oro: quali sono i passi da fare per una maggiore consapevolezza?
I risultati del sondaggio hanno lo scopo di aiutare l’industria dell’oro in Italia a identificare il modo migliore per raggiungere il proprio pubblico. Dalla ricerca, sappiamo che gli investitori italiani che attualmente possiedono oro spesso scelgono di effettuare transazioni attraverso commercianti o rivenditori specializzati. Visto questo dato, le aziende interessate potrebbero ragionare su nuove strategie per aumentare la loro attività attraverso campagne pubblicitarie, in particolare attraverso i social media e i canali digitali, che rappresentano la fonte principale di informazione e di opinione degli utenti per il gruppo di persone più giovani.
D’altra parte, gli investitori più adulti sono sicuramente più ricettivi a messaggi chiari sull’oro nella stampa finanziaria o nelle riviste d’investimento. Questo gruppo sembra meno consapevole del valore a lungo termine dell’oro, ma allo stesso tempo è proprio su una prospettiva di lungo termine che fonda le proprie strategie di investimento. Mentre pianificano i loro bisogni e la loro successione, in questo caso bisogna essere in grado di trasmettere e far arrivare il messaggio secondo cui l’oro può fare molto per proteggere il loro patrimonio.
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